Una capa gestiva traffico di droga da un convento di suore

Si chiama Adriana Ines Gomes, 34 anni, la brasiliana che Dda e Fiamme gialle di Firenze ritengono a capo di un ingente traffico di cocaina che oggi ha portato agli arresti di 14 persone, per un periodo gestì l'attività criminale da un convento a Roma, quello della congregazione delle Suore Adoratrici, con sede in via Torlonia, dove le religiose erano ignare di come agisse effettivamente la loro ospite. Lo hanno appurato le indagini delle Fiamme gialle di Firenze, coordinate dal pm Ettore Squillace Greco, sul traffico internazionale di cocaina che ha portato, nel tempo, al sequestrare 80 chili di cocaina purissima dal Brasile alla Toscana.

Nel convento la brasiliana si trovava agli arresti domiciliari nell'estate del 2013 dopo che - in seguito a un primo arresto in carcere a Civitavecchia -, il tribunale del riesame di Roma accolse un suo ricorso per attenuare la misura restrittiva, scattata con una precedente condanna a 5 anni per traffico di droga.

Approfittando del nuovo status detentivo meno coercitivo, che le consentiva maggiore libertà di comunicazione, la 34enne si dotò subito di telefoni cellulari per riallacciare rapporti con i fornitori di cocaina del suo Paese di origine e organizzare nuove spedizioni in Italia

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