Fraccaro, Fugatti e il Pd: tutti contro Panizza e il Patt

Giornata di tensione e di accuse per il senatore Franco Panizza e per il Patt. Nell'arco di meno di un'ora sono arrivati ben tre comunicati contro il partito autonomista e il suo massimo esponente. Tutto nasce dalle critiche di Panizza al Pd, che riportiamo in fondo all'articolo. Ecco i tre comunicati.

PD CONTRO PANIZZA

Il gruppo consiliare provinciale del Partito democratico del Trentino interviene sulle affermazioni del senatore Panizza riguardo a Pd e autonomia. "Bene ha fatto in passato il senatore Panizza - si legge in una nota - ad intervenire in parlamento rivendicando la gestione virtuosa e responsabile che dell'autonomia fanno le Province di Trento e di Bolzano. E bene fa in questi giorni a stigmatizzare le parole anti-autonomiste del governatore della Toscana Enrico Rossi. È infatti nel pieno accordo di queste prerogative autonomiste che il Partito democratico del Trentino ha condiviso la candidatura del senatore Panizza quale rappresentante dell'alleanza 'Italia bene comunè per il collegio di Trento alle ultime elezioni politiche". "Meno apprezzabile invece - prosegue la nota - perchè solo strumentale alla campagna elettorale in atto per le prossime elezioni amministrative, è la generica ed ambigua chiamata in causa di un Pd centralista, irrispettoso, guidato da istinti demagogici. Basta richiamare il quotidiano impegno a difesa delle autonomie di Debora Seracchiani, vicesegretaria del Pd, per dimostrare che Rossi non rappresenta il pensiero del Partito democratico. Ricordiamo infatti al senatore Panizza che l'accordo sottoscritto a Roma nell'autunno scorso, accordo che disciplinerà i rapporti finanziari tra la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per i prossimi anni, non sarebbe stato raggiungibile solo con l'attivismo di un paio di singoli parlamentari, e s'è invece compiuto a seguito di un lavoro ben più ampio, che ha avuto come primi interlocutori il Partito Democratico del Trentino e il Pd nazionale".

FRACCARO CONTRO PANIZZA (E PD)

Panizza critica il Pd sull'autonomia perché è in cerca di voti, ma intanto approva sistematicamente i provvedimenti del Governo Renzi che smantellano lo Statuto speciale. Peraltro Panizza ha governato con il Pd dal 2003 al 2013, quando era assessore in Provincia. Oggi continua a sostenerlo in Parlamento causando un ulteriore danno da 800 milioni di euro alle casse provinciali e il ritiro dei ricorsi che valevano 3 miliardi: a tanto ammonta l'impegno aggiuntivo che la PAT si è assunta nei confronti del Governo con l'ultima Legge di Stabilità da lui condivisa. Se non bastasse, Panizza ha contribuito ad indebolire l'autonomia appoggiando con il voto favorevole alle controriforme incostituzionali: è il bue che dà del cornuto all'asino. Le sue dichiarazioni sono emblematiche dello sfascelo della coalizione che ha occupato i palazzi di Piazza Dante. Il centrosinistra è unanime quando si tratta di spennare i contribuenti e litiga solo quando c'è da spartirsi le poltrone. La corsa alle nomine nelle società partecipate e alle cariche nelle amministrazioni comunali è emblematica dello spirito predatorio dei partiti. A pagare però sono sempre imprese e cittadini, il M5S si batte per difenderli dall'incoerenza dei partiti che vogliono svendere l'autonomia".

FUGATTI CONTRO IL PATT

"Le autonomie speciali devono essere un modello anche per le altre regioni. Peccato però che la deriva centralista arrivi dal governo Renzi che ha la fiducia del Patt in Parlamento, nonchè da quei partiti di centrosinistra con i quali il Patt stesso è alleato sia a Roma che a Trento". Lo afferma il segretario della Lega Nord Trentino, Maurizio Fugatti, secondo cui "occorrerebbe quindi meno ipocrisia da parte del Patt e togliere la fiducia al governo Renzi che sta affossando le autonomie speciali, e non fare i difensori del Trentino a Trento, per poi essere gli alleati fedeli di Renzi a Roma". "La via per difendere l'autonomia dagli attacchi centralisti di Roma - prosegue Fugatti - passa da un percorso che deve puntare in alto, fino a richiedere l'autodeterminazione della nostra Regione, come grimaldello per difendere l'autonomia stessa. Per questo abbiamo già presentato un disegno di legge in Consiglio regionale che chiede il referendum su questo tema e che verrà votato nelle prossime settimane. Anche qui il Patt deve uscire dall'ambiguità e prendere una posizione chiara e definita".

PANIZZA CONTRO IL PD

"Le parole del governatore Pd della Toscana, Enrico Rossi, e del segretario del Pd regionale, Dario Parrini, relative alle Regioni a statuto speciale, pongono un serio problema politico per realtà, come quella del Trentino, che dell'autogoverno hanno fatto un modello esportabile in tutto il Paese". Lo afferma in una nota il segretario del Patt, senatore Franco Panizza. "Il Pd, infatti, con questa che è solo l'ultima iniziativa politica, mostra il suo lato centralista, inaccettabilmente irrispettoso delle realtà territoriali virtuose", sottolinea Panizza secondo cui "purtroppo, ancora una volta, si è dimostrato che avevamo ragione: i partiti nazionali non sono espressione dei territori e delle loro esigenze e non possono essere interpreti della loro vocazione all'autogoverno". "In definitiva - aggiunge Panizza - è sempre più chiaro come non sia possibile delegare ai partiti che rispondono a logiche nazionali la responsabilità di gestire e determinare il futuro dei territori che hanno una vocazione autonomista. Il Pd, prima di toccare le Regioni e le Province a statuto speciale, inizi a pensare ad una seria e duratura spending review che faccia dimagrire una macchina statale inefficiente, del tutto inadeguata per le sfide che l'Italia si appresta ad affrontare. Le autonomie non sono il problema ma possono invece essere la soluzione per l'Italia".

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