Nel 1986 contrasse con una trasfusione il virus Hcv, risarcito con 400.000 euro

Il virus Hcv non era ancora stato scoperto, eppure il Ministero della Salute e la gestione liquidatoria ex Usl 25 del Veneto sono stati condannati a risarcire circa 400.000 euro (anche se a pagare saranno le assicurazioni) ad un paziente trentino che contrasse il virus in seguito alle trasfusioni di sangue infetto fatte presso l’ospedale di Verona.

Ci sono voluti 29 anni - tanto è il tempo trascorso dal gravissimo infortunio che produsse ustioni su tutto il corpo - ma alla fine l’operaio delle Giudicarie, assistito dall’avvocato Andrea Antolini, ha vinto la sua battaglia legale. Siamo ancora al primo grado, ma la sentenza del Tribunale di Trento  rappresenta un punto fermo per la difesa del contagiato e potrebbe essere un precedente giudiziario utile anche per altri pazienti infettati negli anni Ottanta quando le sacche di sangue per le trasfusioni erano a rischio (oggi invece la sicurezza è garantita). La drammatica vicenda di questo operaio sul nostro giornale cartaceo e digitale.

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