Una madre: violata al cimitero la memoria di mia figlia morta a 27 anni

di Stefano Piffer

La segnalazione arriva da una madre che ha perso la sua unica figlia 14 anni fa, una vita che si è spezzata troppo presto a soli 27 anni. Quasi tutti i giorni, la visita al camposanto di via Giusti per portare un fiore. Da qualche settimana a questa parte però si sarebbero intensificate misteriose scomparse, considerati dalla signora veri e propri furti. Fiori o interi vasi portati la mattina e già scomparsi nel pomeriggio. In alcuni casi addirittura nemmeno il tempo di trovare gli altri cari ed ecco che il vaso portato pochi minuti prima non c'è già più. Una situazione che viene percepita come una violazione non solo della proprietà quanto della memoria.

Contattati i Servizi Funerari, il dirigente Carmelo Passalacqua «Ogni tanto capita che la gente si lamenta che scompare un vaso. Dall'esperienza che abbiamo, si tratta di persone non psicologicamente equilibrate che nella maggior parte dei casi prendono i fiori da una tomba e li spostano su un'altra, pensando di fare piacere un loro caro. In passato abbiamo però avuto anche casi diversi, con una signora che andava sulle tombe per prendere i vasi e portarseli a casa».

Trattandosi di persone psicologicamente non equilibrate come dice, può essere che ci sia un fenomeno ossessivo nei confronti di una determinata tomba?

«Non è da escludere, anche perché mi hanno riferito di altri casi in cui i fiori scompaiono a pochissima distanza da quando vengono portati».

Cosa si può fare? Aumentare le telecamere?

«Le telecamere ci sono già, ma capisce che individuare chi ha rubato un vaso di fiori è difficile. Nessuno può saper se la persona che sta armeggiando su una tomba è la titolare autorizzata, oppure è un estraneo che sta portando via dei fiori. Non ci sono guardiani all'ingresso che chiedono alle persone dove stanno andando. È un fenomeno affidato al controllo sociale. Chi va al cimitero dovrebbe notare se qualcuno sta armeggiando in modo sospetto. Anche perché in passato abbiamo avuto dei casi di furti veri e propri, con un individuo che seguiva le anziane, fingendo di riempire l'annaffiatoio e quando queste appoggiavano la borsa per pulire la tomba, la rubava e fuggiva. Per fortuna è stato arrestato».

Tornando ai fiori, c'è un altro fenomeno da affrontare.

«Quello dei conigli. Ormai abbiamo anni e anni di esperienza a riguardo. Ma almeno loro i vasi non li rubano. Il problema, al di là delle battute, deve essere risolto, perché la tomba è il primo posto di elaborazione del lutto. Una persona non può trovarla sporca, in disordine, con le buche nel terreno, i fiori rosicchiati o gli escrementi sul marmo. È una dissacrazione di un luogo che merita tutto il rispetto possibile, perché è il luogo della memoria collettiva e del ricordo personale dei nostri dolori». Ma se i conigli si comportano da conigli e si trovano a rosicchiare un fiore mossi dall'istinto, un furto è qualcosa di diverso che offende egualmente il ricordo della persona strappata alla vita.

comments powered by Disqus