Decreto anti-terrorismo e privacy, sospesa la norma contestata

«L’emendamento che prevedeva l’acquisizione di dati da remoto è stata stralciata dal decreto anti-terrorismo»: lo ha dichiarato il viceministro dell’interno, Filippo Bubbico, a proposito del provvedimento antiterrorismo. La decisione di rinviare questa parte del provvedimento fa seguito al clamore e alle proteste che ieri ha suscitato la notizia dell’intenzione governativa di varare norme particolarmente invasive verso il diritto alla privacy telematica.

«Rimane confermata la volontà del governo su un rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto al terrorismo, oggi più che mai urgenti e necessarie, ma si ritiene che tale norma debba essere trattata nell’ambito del provvedimento sulle intercettazioni telefoniche. Abbiamo la necessità di contemperare le esigenze di sicurezza nella lotta al terrorismo con quelle di tutela della privacy, per questo motivo è utile approfondire il confronto e la riflessione sulla intercettazioni telematiche da remoto», ha aggiunto il membro dell’esecutivo.

L'emendamento sospeso permetteva le intercettazioni «preventive» delle comunicazioni via Web dei sospettati di terrorismo e la possibilità di conservare fino a due anni i dati del traffico telefonico.

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