Intervento unico su un bimbo di 9 anni Via una massa benigna Usato il robot sul fegato

Un intervento unico nel suo genere in Europa è stato effettuato all'ospedale Santa Chiara dall'equipe chirurgica guidata dal dottor Alberto Brolese, in collaborazione con uno staff di rianimatori specializzati in pediatria.

Protagonista dell'operazione un bimbo di appena 9 anni affetto da una rarissima forma di neoplasia benigna al fegato.L'intervento è stato eseguito poco prima di Natale e martedì scorso il piccolo ha effettuato il suo ultimo controllo. Tutto perfetto, tanto che potrà tornare tranquillamente a svolgere tutte le attività che faceva prima di essere operato, tennis compreso. 

L'intervento era stato necessario in quanto la massa che era stata diagnosticata nel 2012 era cresciuta. Da cinque centimetri era diventata di otto e questo, in un fisico piccolo come quello di un bambino, iniziava a creare qualche problema comprimendo lo stesso fegato e gli organi vicini come lo stomaco, le vie biliari e i grossi vasi venosi dell'organismo, in primis la vena cava. La crescita lenta e continua della massa epatica benigna ha quindi generato nei medici e negli stessi genitori del piccolo paziente notevoli preoccupazioni in merito a quello che sarebbe potuto accadere nel tempo, soprattutto anche in relazione a traumi anche minimi che a volte i bambini subiscono nel gioco di tutti i giorni. 

Di fronte a queste preoccupazioni, i genitori hanno deciso di far visitare il figlio dal dottor Alberto Brolese, primario della Chirurgia generale II ed epato-bilio-pancreatica di Trento, noto per la sua superspecializzazione nella chirurgia del fegato, avendo lavorato per oltre 20 anni all'Università di Padova nella chirurgia resettiva del fegato e dei trapianti anche pediatrici. «Appena visto il paziente non ha avuto alcun dubbio che sarebbe stato necessario sottoporre il bambino alla asportazione della massa del fegato poiché in continua crescita e posizionata in una punto molto delicato del fegato e del suo corpo. E soprattutto per rasserenare i genitori stessi e per rendere il futuro del loro bimbo libero da continue preoccupazioni ed attenzioni», spiega il professionista.

Il problema era però pianificare questo intervento, garantendo anche la migliore assistenza possibile sul piano anestesiologico e un successivo posto letto in rianimazione. Valutata la situazione il dottor Brolese ha optato per l'utilizzo della chirurgia robotica in quanto era necessario eseguire l'intervento con la tecnologia tridimensionale e approfittando di tutti i vantaggi che il robot garantisce. 

L'intervento è stato eseguito dal primario alla consolle del robot daVinci, con la collaborazione sul tavolo operatorio del dottor Francesco Ciarleglio. Indispensabile è stata la preziosa collaborazione e professionalità degli anestesisti pediatri ed in particolare del dottor Dino Pedrotti con la supervisione costante del dottor Edoardo Geat, primario della Rianimazione 1. Il paziente è stato preparato verso le 8 e 30 del mattino ed è stato risvegliato alle 18 di sera. «Tutto si è svolto regolarmente e l'operazione ha visto come principali protagonisti il piccolo paziente, i nostri chirurghi e i rianimatori e non ultimo la tecnologia robotica ben nota per la estrema precisione ed accuratezza nella dissezione dei tessuti, caratteristiche che la rendono unica al mondo», spiega soddisfatto il dottor Brolese. «Tutto ciò ha consentito di portare a termine un delicatissimo intervento di asportazione della grossa massa dal fegato con la minore invasività possibile».

Il piccolo paziente, dopo una notte trascorsa in rianimazione, è stato poi trasferito nel reparto di chirurgia pediatrica e costantemente monitorato dai chirurghi che lo avevano operato. Dopo un ricovero di appena 5 giorni è stato dimesso in ottime condizioni e ha potuto così trascorrere il Natale a casa. Ora, a distanza di circa tre mesi da quella operazione, sul suo corpo sono rimaste solo piccolissime incisioni (4) e una minima cicatrice in zona pubica. È il taglietto che è stato necessario per estrarre la massa benigna.

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