Arrestato dai carabinieri dopo un inseguimento sul Bondone

di Marica Viganò

Alla vista dei carabinieri, anziché fermarsi ha preferito tirar dritto. È così partito un inseguimento ad alta velocità lungo i tornanti del Bondone. Ma la corsa è finita male per l'automobilista, 43 anni, già noto alle forze dell'ordine: arrestato, ha trascorso la notte in una cella di sicurezza della caserma, dove rimarrà fino a domattina quando verrà giudicato con rito direttissimo.
L'inseguimento è scattato verso le 23. L'uomo, E. C. le iniziali del nome, ha incrociato la macchina dei carabinieri lungo la provinciale 85 del monte Bondone. Ha dunque premuto sull'acceleratore, procedendo a folle velocità finché non ha raggiunto Sopramonte. Si è fermato in centro, vicino all'abitazione dei suoi genitori. L'uomo non ha voluto mostrare i propri documenti ai carabinieri e ha tentato di colpirli con calci e pugni. È scattato l'arresto per violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. Poche ore prima il 43enne era stato segnalato dal proprietario di un bar perché, complice l'alcol, disturbava dei clienti ed aveva litigato con un automobilista.

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