Iniziati i lavori all'ex Dogana: parcheggi al posto del Centro Sociale

Sono iniziati oggi i lavori di abbattimento della struttura ex Dogana, che ha ospitato fino al 2013 il Centro Sociale Bruno. Da un luogo di aggregazione nasceranno dei parcheggi. E il murales non verrà salvato.

Ecco l'intervista di Giuseppe Fin

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LA POSIZIONE DEL CS BRUNO

«L'edificio presente nell'area dell'ex Dogana poteva essere recuperato per scopi sociali. Il suo abbattimento dimostra la poca lungimiranza, la poca intelligenza e il poco coraggio dell'amministrazione comunale e provinciale»
A parlare è il Centro sociale Bruno, con Stefano Bleggi che ieri ha stigmatizzato la decisione della Provincia di abbattere l'edificio che dal 2007 fino al 2013 ha ospitato il centro.
«La nostra presenza in quello stabile - ha affermato Bleggi - non rappresentava solo un presidio sociale ma dimostrava la possibilità di riutilizzare un edificio abbandonato da anni. Il recupero poteva avvenire immediatamente affidandolo a quelle realtà associative che aspettano una sede».
Secondo Bleggi si poteva avviare fin da subito una modalità di riutilizzo dell'esistente tramite un auto recupero come quello avvenuto nella palazzina a Piedicastello che ospita ora il centro sociale, ma non solo. Alcune stanze dell'immobile, infatti, sono state concesse a delle realtà associative che da tempo attendevano spazi dal Comune.
«Un recupero simile dell'edificio all'ex Dogana - ha proseguito - poteva avvenire con un spesa modesta. L'abbiamo fatto noi, ma non solo, a Piedicastello offrendone poi un utilizzo plurale».
La scelta della Provincia è, invece, quella invece di radere al suolo l'edificio: i lavori partiranno tra una decina di giorni. «Vogliono abbatterlo - ha affermato Bleggi - perché c'è una improvvisazione su quello che riguarda il piano urbanistico, intrecciato con quello sociale della nostra città. Si abbatte l'edificio perché negli ultimi mesi si è evidenziato un problema di persone che all'esterno dormivano e trovavano riparo portando alcuni elementi di degrado».
Anche il murale che dal 2009 è presente sul vecchio edificio, raffigurante un orso tra le montagne trentine, verrà abbattuto: «Quel murale è sicuramente un'opera d'arte - ha chiarito Bleggi - che è stata fatta non solo per chi frequentava il centro sociale, ma per tutta la città. È chiaro che per noi è importante riuscire a far vivere gli spazi della città che sono abbandonati e questo murale ha simboleggiato in maniera importante il modo in cui eravamo riusciti a rivitalizzare quell'edificio abbandonato».
Oltre alla sua bellezza estetica, spiegano dal Bruno, è importante evidenziare i valori che è riuscito a trasmettere: «Il murale può essere riproposto in altri posti e in altre forme - viene spiegato - ma è il suo valore importante, di libertà, a cui serve guardare. Siamo contrari all'abbattimento, in passato erano arrivate delle proposte per salvarlo e restaurarlo ma per l'amministrazione è più facile polemizzare sul degrado».

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