"Fabio era completamente fuori di sé. Quando mi sono svegliato ho visto mia moglie insanguinata e, nel tentare di fermarlo, l'ho visto puntare il coltello anche contro di me. Solo qualche istante dopo si è scosso ed ha capito quello che stava facendo. Ma quando è entrato in camera non era in sé. Ora spero che l'autorità giudiziaria possa affidarlo ad una comunità di recupero in grado di fargli davvero abbandonare l'uso di droghe".

 

È Stefano Diana, marito di Ida Dolzani e padre di Fabio, il 20enne che alle 3 del mattino di mercoledì ha accoltellato al collo la mamma 57enne, a ripercorrere quegli attimi terribili. E mentre la donna, fortunatamente, migliora costantemente - rimane al Santa Chiara, ma già dal tardo pomeriggio di ieri ha potuto lasciare il reparto di rianimazione - Stefano Diana lancia un appello rivolto a tutti gli altri genitori che si trovano costretti a convivere con problemi legati alla droga: "Spesso siamo noi genitori, i primi a nascondere il problema, in primis a noi stessi, facendo finta che vada tutto bene. Invece sono questioni delicate che vanno affrontate, prima di tutto per salvaguardare i nostri figli, in balia di mercanti di morte".