La retta media delle Rsa passa a 46 euro. In arrivo il metodo Icef

La retta per le Rsa, le residenze sanitarie assistite, per la parte decisa dalla Provincia si abbassa. Ma non è detto che questi significhi immediatamente uno sconto sul costo sostenuto dalle famiglie. Le cifre complessive sono tagliate sì dalla giunta del 2% per il 2015 rispetto alle cifre del 2014, ma resta la facoltà per le singole Rsa di aumentare il costo del posto letto anche di 2 euro. Entro l’anno, fanno sapere dall’assessorato alla salute, arriverà poi una novità: il regolamento per definire l’accesso e il pagamento della retta sulla base dell’Icef.

Non si tratterà di aumenti pesanti, fanno sapere dalla Provincia: in base al limite che verrà definito, ci saranno 2-3 euro in più al giorno che potranno essere fatti pagare a chi, secondo le nuove regole, se lo può permettere perché guadagna tanto e ha un patrimonio elevato.


Intanto, la delibera della giunta, già presentata nella giornata di lunedì, chiarisce i valori limite che vanno applicati giornalmente per le Rsa sulla base delle tipologie delle singole strutture. In particolare la delibera chiarisce che le tariffe si applicano in maniera diversa innanzitutto per le due grandi categorie di strutture private e pubbliche. Per le prime si va da un minino di 69,31 euro a un massimo di 102,36 euro al giorno. Per le seconde, quelle pubbliche cioè, si va da un minimo di 72,43 euro a un massimo di 102,36 euro al giorno per la tipologia di Rsa a sede ospedaliera.
La tariffa sanitaria per l’anno 2015 subirà una riduzione rispetto alla tariffa sanitaria 2014 pari al 2%, spiega la Provincia nella delibera. È poi stato esteso anche alle Rsa private il vincolo relativo al limite massimo di aumento della retta alberghiera base rispetto all’anno 2014 e così definito: si tratta di 50 centesimi di euro al giorno in più applicabile per le Rsa con retta superiore alla media provinciale e 2 euro per le RSA con una retta inferiore alla media provinciale.


L’obiettivo - spiega la Provincia - è di riuscire a convergere nel tempo ad una retta base il più possibile omogenea e con i medesimi contenuti alberghieri. La retta media provinciale ponderata 2014 ammonta a 46,41 euro, la più alta è pari a 53,04 euro e la più bassa pari a 40,17 euro.

Nel corso del 2015, poi, verranno costituiti alcuni tavoli di lavoro per analizzare i modelli organizzativi dei nuclei ad alto fabbisogno assistenziale e, per i nuclei per demenze gravi, si darà attuazione a quanto verrà definito nel piano demenze provinciale di prossima approvazione e per valutare l’utilizzo dei posti letto di sollievo ed analizzare il fabbisogno nei diversi territori. Inoltre si intende individuare una metodologia condivisa di impostazione del controllo di gestione.
La Provincia, con la delibera di lunedì, ha poi integrato l’accantonamento per l’attività di rieducazione funzionale presso le Rsa a favore di utenti esterni visto il potenziamento del servizio degli ultimi anni. E ha rideterminato a 12 il numero di posti letto per urgenze.

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