Gli impianti a Natale sono restati al verde. Ma da domani arriverà la neve

di Fabia Sartori

LE PREVISIONI

In Trentino, dalla mattinata di domani e fino a tarda serata, sono probabili nevicate specie sui settori meridionali ed orientali. Lo comunica Metetrentino precisando che mediamente sono attesi tra i 5 ed i 20 centimetri di neve fresca, ma localmente si potranno registrare quantitativi maggiori. La neve potrebbe cadere più abbondante nel pomeriggio, quando non si escludono possano essere interessate anche quote basse. Domenica sono possibili deboli nevicate al mattino specie sui settori meridionali e orientali. Atteso un rinforzo dei venti settentrionali.

VIGILIA E NATALE

Natale al verde. E questa volta non s'intendono i portafogli vuoti a causa della crisi. Verde è il colore delle montagne nel fondovalle, dove le distese di neve che ricordiamo dagli anni scorsi hanno lasciato il posto ad erba, prati e boschi. Come fosse autunno. Verde colore naturale, bianco magia artificiale: il divertimento sugli sci quest'anno è garantito solo dai cannoni sparaneve (e nemmeno sempre, viste le temperature che non consentono di azionarli) ed in moltissime località sciistiche i turisti rimangono stupiti dall'effetto contrapposto tra «lingue» candide create per dar vita al carosello e manto erboso. Pardon, dell'inverno.


Niente settimana bianca. E non perché i giorni di vacanza che le famiglie si concedono si sono fisiologicamente ridotti. A fare difetto è il colore invernale, il bianco. Ma fortunatamente in tutti i comprensori turistici e sciistici del Trentino non si rilevano disdette (almeno non in numero massiccio): nonostante le bizze del meteo, le strutture ricettive stanno accogliendo moltissimi ospiti. Tanto che in alcune località sciistiche, vicino ai paesi di fondovalle, gli albergatori e gli operatori turistici hanno rispolverato i «programmi estivi». Se la febbre per lo sci sale ma manca il manto bianco su cui sfogarla, alle quote altimetriche tra i 1.000 e i 1.300 metri può continuare ad «impazzare» la passione per mountain-bike ed escursioni, nordic walking e gite in baita o in malga.


È quanto accade, ad esempio, nella skiarea che coinvolge l' altipiano di Brentonico (le piste sono ancora tutte chiuse): «Proprio ora stanno passando accanto a me alcuni ciclisti in mountain-bike - dice il direttore Ivan Cassini - Da domani (oggi per chi legge, ndr) apriremo la seggiovia ai pedoni in modo che possano recarsi in montagna con gli scarponi da trekking al posto degli sci». Di certo gli addetti ai lavori si stanno impegnando non poco: «Dal giorno di Santo Stefano dovrebbe arrivare il freddo - spiega - Speriamo di tornare presto al nostro "caro" inverno». Nel frattempo è aperta la «caccia» al gigante dell'altipiano: dal monte Stivo si possono distinguere nettamente le sue impronte bianche, lasciate sulle verdi distese di Brentonico. Ovviamente è una burla: le tracce bianche che si possono osservare dall'alto sono frutto (probabilmente) del tentativo d'innevamento da parte dei cannoni.

Anche per le funivie Lagorai al passo del Brocon la situazione è da bollino rosso: dal passo di vedono chiaramente le Pale di San Martino, ma scendendo con lo sguardo si incontra solo qualche debole spolverata di neve. Nessuna pista è agibile: le immagini restituite dalla webcam lasciano troppo spazio alla fantasia degli sciatori, e molto poco all'attività pratica. In Panarotta 2002 tutte le piste sono rigorosamente chiuse. Se la vista sulla partenza di pista Malga non è poi così male, a parte gli impianti immobili, è l'arrivo della pista Rigolor a lasciare a bocca aperta: appare chiara una via sterrata da poco percorsa con un qualche mezzo a motore.

A San Martino di Castrozza la funivia Rosetta e la telecabina Colverde, la seggiovia Punta Ces e la telecabina Tognola sono aperte ma solamente per i pedoni. Cioè, non si scia. O almeno non sulle piste Tognola e Rododendro: sono accessibili la Bellaria e la Baby Tognola. Del resto, le immagini che si possono vedere dal web sono piuttosto eloquenti in merito alla situazione innevamento.
Uno sguardo in Val di Fassa , alle Funivie Buffaure per la precisione: a valle imperversa un verde intenso. «Tutta la parte in quota è ben innevata e sciabile - afferma il direttore della skiarea Tiziano Rasom - E con il freddo previsto da Santo Stefano dovremmo rendere fruibili anche le piste nella parte bassa, compresa la pista in notturna vicino al paese ed il camposcuola». Nel frattempo, il menù natalizio prevede escursioni guidate lungo i sentieri con tanto di guida, che se inizialmente erano una piacevole alternativa per i non sciatori, d'improvviso divengono apprezzate da un po' tutti i vacanzieri.
Scendendo in Val di Fiemme , all'Alpe del Cermis (le piste sono percorribili) non può sfuggire il «balcone bianco» offerto dal rifugio Pajon che si affaccia e domina l'universo verde che si trova al di sotto. Simile il panorama che si ammira dalla stazione di valle di cima Spill a Folgaria : tanto verde e una minima spruzzata di bianco grazie all'azione dei cannoni.

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