Tutto il popolo No Tav tra festa e idee di lotta

Non è stato facilissimo, ma alla fine il comitato No Tav è riuscito ad acquistare il terreno, lungo la ferrovia, che gli attivisti si prefiggevano di far diventare nucleo delle proteste contro l'alta capacità. Per centrare l'obiettivo c'è voluto l'impegno - e i soldi - di 704 persone. E ieri il comitato ha invitato tutti per una festa presidio. Un modo per celebrare la vittoria ottenuta, ma anche per conoscersi e per fare il punto sulle iniziative da mettere in campo adesso. Perché è chiaro che l'acquisto del terreno non era il fine, è il mezzo.


Quella di ieri, intanto, è stata soprattutto una festa. A cui hanno partecipato tutte le anime del variegato comitato no Tav, nonché una serie di persone che spalleggiano la protesta. Non solo chi ha acquistato quote di quel terreno, ma anche gente che ha semplicemente offerto il proprio contributo, senza nemmeno figurare tra i proprietari del fondo. E perché festa fosse davvero i discorsi ci sono stati sì, ma senza grande enfasi. E soprattutto senza rubare troppo spazio alla socializzazione, che aveva il sapore delle torte fatte in casa che molti partecipanti hanno portato per rendere più distesa l'atmosfera. A presentarsi all'invito, davvero in tanti. Gli organizzatori parlano di 250 persone, nei momenti particolarmente frequentati, tanto che l'evento che si sarebbe dovuto concludere alle 16, è proseguito fino alle 18. Con i partecipanti che hanno lasciato un segno preciso, a beneficio di chi passerà dalla statale in questi giorni. Ora al confine del campo c'è uno striscione: «Acqua Viva Resistente», slogan che gioca con le parole e con l'ubicazione del fondo, a pochi passi dall'abitato di Acquaviva appunto.


Dalla festa, come detto, si passerà presto all'organizzazione: ieri si è deciso che entro un mese sarà convocata l'assemblea del comitato, per decidere come utilizzare quel campo a beneficio della lotta contro la Tav.

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