Odontoiatri, una lista «sociale» contro Fiorile

di Luisa Maria Patruno - NO

Da una parte la «vecchia guardia» con l'attuale presidente  Fausto Fiorile  che scende in campo per la terza volta con l'obiettivo di combattere la legge 22 del 2007 e il sistema dell'assistenza attraverso gli studi convenzionati. Dall'altra la lista Odontoiatria medica, più aperta ad un'odontoiatria «sociale» e della quale fanno parte  Luca Bongiovanni , libero professionista di Rovereto;  Alessandra Carneri , in formazione specialistica e libero professionista a Trento;  Ramy Ghazal , libero professionista di Trento,  Silvia Odorizzi , neulaureata e  Andrea Vergari , libero professionista.


«Preme sottolineare che la nostra lista è uscita in anticipo e linearmente con un programma preciso ed un organico poi immutato già a maggio - spiegano i candidati - con l'obiettivo di essere una alternativa nuova, che desse ricambio ad una Cao che, a parer nostro, ha ormai fatto il suo tempo».
Altra differenza tra i due gruppi starebbe, a detta dei candidati della lista Odontoiatria Medica, nel fatto che il gruppo non sarebbe desindacalizzato. «Nel nostro programma, oltre alla desindacalizzazione ordinistica, si punta allo sviluppo di un dialogo costruttivo con le istituzioni anche al fine di un miglioramento della legge 22; al mantenimento di un unico ordine unito medici-odontoiatri; a rivolgere una particolare attenzione al sociale e a rivalutare la figura dell'odontoiatra presso la società civile e le istituzioni; al ridimensionamento del ruolo giuridico dell'ordine perché non venga abusato ma bensì utilizzato al solo scopo di placare eventuali controversie; ad un'attenzione alla formazione e ai giovani odontoiatri.


Per quanto riguarda la lista del presidente uscente ne fanno parte Fausto Fiorile (candidato presidente),  Laura Albertini, Paolo Ghensi, Mauro Paglierani e Giovanni Sammarco . «Nonostante politici poco illuminati o potentati economici di turno – affermano i dentisti candidati Cao -  ci vogliano far credere che i modelli organizzativi dell'odontoiatria sui territori dovranno cambiare, che dopo i "low cost" e le "spa del dente" arriveranno a salvarci le coop, le convenzioni, noi continuiamo a credere ad un modello diverso di odontoiatria. Noi continuiamo a credere fortemente nel rapporto con i nostri pazienti prima di ogni altra cosa, nella qualità in odontoiatria e in medicina, nella sostenibilità di un sistema sanitario che in ambito odontoiatrico non può promettere tutto a tutti, nella libera professione intesa come opportunità di poter svolgere liberi da condizionamenti la propria attività clinica, nella rete degli studi libero professionali distribuiti sul territorio, che garantiscono ancora oggi un servizio odontoiatrico di qualità che diversamente non esisterebbe». Punti cardine del programma di questa lista è puntare ad una legge 22 che preveda l'assistenza indiretta (e niente più convenzionati diretti); un progetto di prevenzione delle patologie del cavo orale e anche in questo caso un'occhio particolare ai giovani professionisti.

comments powered by Disqus