Viene cosi definita questa affascinante città capace di progettare e produrre   Festival per ogni  gusto ed esigenza. In ogni stagione dell’anno su temi di vario genere questa metropoli dal volto umano nonostante i suoi tre milioni e mezzo di abitanti è in grado di stupire per la sua vivibilità e  propone rassegne, iniziative su ogni tema, dal mitico festival del jazz a quello della comicità. L’ultimo in ordine di calendario è stato il Festival en lumière andato in scena dal 17 al 27 febbraio, nella sua 12° edizione quest’anno, un festival dedicato al divertimento, agli intrattenimenti, ma anche e soprattutto all’enogastronomia.
Che Montreal sia diventata negli ultimi anni destinazione di un turismo di qualità e in alcuni casi destinato a  Vip in cerca di tranquillità e riservatezza senza rinunciare alla raffinatezza, è cosa nota, ma questo Festival ha in un  certo senso saputo interpretare e coronare  questa dimensione glamour  cittadina.
Per due settimane infatti, i migliori ristoranti della città hanno proposto menu di altissimo livello studiati e preparati da chef ai massimi vertici in termini di  qualità.
Ma  con un’ulteriore particolarità che ha saputo ulteriormente impreziosire la proposta, ovvero che in cucina gli chef erano tutti rigorosamente appartenenti “all’altra metà del cielo”, ovvero donne. Il Festival en lumière quest’anno era dedicato infatti alle donne, maestre d’arte culinaria e del vino.
Un Festival rosa quindi, firmato solo da donne  che hanno saputo mettere  in evidenza fantasia e creatività  lavorando su prodotti e materie prime spesso frutti del territorio, oppure attingendo a dinamiche internazionali con menù capaci di incuriosire e  solleticare anche i palati più raffinati.
Serate ricche di charme, che hanno saputo riscaldare le migliaia di persone che hanno affollato i ristoranti aderenti (oltre 50 le donne chef  e produttrici di vino invitate e provenienti da tutto il mondo, capitanate dalla Presidente d’onore Anne-Sophie Pic, la sola donna chef francese ad aver ottenuto le ambitissime 3 stelle Michelin) incuranti delle  temperature polari che segnano la stagione invernale canadese .
Alla  bontà indiscutibile dei piatti si è poi sommata in maniera armoniosa la proverbiale ospitalità dei ristoratori e di tutti i componenti dei loro team che li  affiancano e gestiscono splendide location.
Liste vini di grande prestigio internazionale, sottoposte da sommelier preparati ed in grado di illustrare  tutte le informazioni del caso i molti abbinamenti, hanno coronato questo festival che ha animato il mese di febbraio  concludendosi con una affascinante e divertente “Notte Bianca”.
Come da tradizione il pubblico non è mancato sia proveniente da fuori i confini canadesi sia appartenenti alla stessa città dimostrando ancora una volta il forte attaccamento della gente verso questo genere di proposte.


Non solo cucina però perché nella migliore tradizione di Montreal è stato studiato un calendario ricchissimo e variegato di spettacoli sia musicali che di intrattenimento e cosi le serate si sono armoniosamente fuse in un mix di cultura e cibo catturando nel vero senso della parola le persone  che hanno frequentato il festival en lumière, con un calendario di artiste, rigorosamente donne, di tutto rispetto, come Carole Bouquet, Vanessa Paradis, la cantante dei Morcheeba.
Montreal si dimostra cosi sempre più meta da frequentare da scoprire, certo magari con l’occasione di partecipare ad uno dei suoi tanti appuntamenti, ma anche per  tantissimi altri motivi.
In primo luogo per la capacità di questa città di far sentire i suoi ospiti come  a casa, allenata alla convivenza storica di razze, culture e religioni differenti, la sensazione che si prova è realmente quella di sentirsi cittadini di questa metropoli dai mille colori. Una rete infinita ad esempio di quartieri che rappresentano popolazioni e nazioni estere, con le loro tradizioni, cibi e stili di vita permettono simbolicamente di visitare in pochi giorni mondi diversi.
L’offerta gastronomica segue questa impostazione e non rimane che l’imbarazzo della scelta per dove recarsi e quale cultura incontrare seduti ad uno dei tavoli delle centinaia di ristoranti disseminati ovunque.
L’offerta alberghiera è pari a quella gastronomica con alberghi per ogni tasca ma sempre ben curati e gestiti con professionalià. Muoversi a Montreal infine è semplice, sia con i mezzi pubblici, diffusi puntuali e ben organizzati, sia in automobile grazie ad buona rete stradale anche interna alla città ampia e di facilissimo utilizzo.


I ristoranti consigliati:

Ristorante Decca 77, 1077 Drummond  street (www.decca77.com ) Sommellier Guillaume Turpin Rtorante di alto livello con clientela business di giorno (è nel quartiere degli affari di Montreal) e elegante la sera. Menu molto raffinato.

Ristorante L’Autre Version, 295, Rue Saint-Paul Est (www.restoversion.com) Proprietario e sommelier Benoit Marcotte. storante di alto profilo con una cucina “francese” modernizzata, riadattata e resa più raffinata ed elegante, frequentato molto da canadesi e turisti di ogni parte del mondo.

Ristorante Buonanotte, 3518, boul Saint-Laurent (www.buonanotte.com ) Ristorante italiano di alto profilo. Conosciuto in tutto il nord America come uno tra i migliori ristoranti italiani, e sicuramente il più trendy e di tendenza. Qui si recano tutti i vip, personaggi, cantanti, attori, musicisti, piloti che vanno a Montreal per un evento. La serata prosegue con musica e dj nel locale, famoso anche per questo.


Link utili per ogni informazione:
www.montrealenlumiere.com
www.montrealjazzfest.com
www.tourisme-montreal.org