La nuova tendenza, i capelli rasati

La nuova tendenza, i capelli rasati

di Eliana Agata Marchese

Dall'inizio della quarantena i jeans aderenti hanno ceduto il posto ai pantaloni da casa, e quella dei capelli cortissimi sembra l'ultima tendenza.

Luciano segue la moda degli adolescenti in clausura: rasato a zero. Caterina e Silvia si sono abilmente sottratte (a loro avevo proposto solo una spuntatina, ma non si sono fidate della mia abilità con le forbici) mentre il piccolo ha sposato l'idea con entusiasmo. Devo aver sbagliato qualcosa nella regolazione della macchinetta, perché adesso la testa di mio figlio è praticamente lucida; ma poco importa, prima che si possa uscire di casa passeranno altre settimane, e nel frattempo i capelli saranno ricresciuti. Mi pare, del resto, che il look da piccolo bonzo gli doni. Non è il solo: nei giorni scorsi, durante il collegamento del mattino con le classi, ho avuto più volte la sorpresa di una nuova rasatura.

«Prof, oggi posso tenere la telecamera spenta? Ho fatto un taglio drastico, potrebbe spaventarsi…». Rispondo ricordando le regole dettate dalla scuola: video sempre attivo durante le lezioni; l'icona del ragazzo si illumina, effettivamente dei riccioli è rimasto ben poco: «Ma l'idea non è stata mia - si giustifica accennando ad un compagno di classe - è lui che ha iniziato! L'altro giorno, durante una videochiamata di gruppo, si è alzato, è sparito ed è tornato rasato…». Si inserisce il compagno chiamato in causa: «Eh, ma io avevo appena preso un sette, dovevo festeggiare!». Prende la parola una ragazza: «Prof, ha notato il mio biondo? Due giorni fa era proprio giallo, ma ora va meglio». Altra classe, altro taglio: «Non si preoccupi, prof: l'ho fatto in casa, non sono uscito per andare dal barbiere». La creatività repressa si sfoga sui capelli: tagli drastici per i ragazzi, colori fantasiosi per le ragazze. Beata gioventù. A scuola, i capelli degli studenti sono uno spettacolo da progetto fotografico.

Oggi è una buona mattina, rivedo un alunno che per qualche giorno non si era collegato: «Ho avuto tutti i sintomi del Coronavirus: febbre, tosse, dolore alle ossa. Difficoltà respiratorie per fortuna no. Sono rimasto in contatto col medico, ma il tampone non l'ho mai fatto: in effetti non so se fosse davvero il Covid. Ora sono in isolamento assoluto. La famiglia mi ha lasciato un piano della casa, mia mamma viene a portarmi pranzo e cena con la mascherina».

Quarantena stretta anche per i ragazzi rientrati dall'estero: l'indicazione è quella di rimanere chiusi nella propria stanza, accedendo ad un bagno diverso da quello del resto della famiglia. Mi domando se in tutte le case sia possibile rispettare questa regola, e immagino la fatica delle mamme a cui è stato detto di non abbracciare i figli. Per il resto, a quattro settimane dall'inizio della clausura, mi sembra che i ragazzi rispondano bene. I giovani spesso si adattano meglio degli adulti: «Esco ogni tanto col cane - dice una studentessa - per il resto rimango chiusa in casa, come tutti. Faccio fatica, certo, ma è giusto così: dobbiamo evitare il contagio, per noi e per le nostre famiglie».

Coraggio, ragazzi. Prima o poi i vostri capelli fantasiosi li vedrò di nuovo sui corridoi.

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