Il periodo giusto per rispolverare i libri accantonati da un po'

Il periodo giusto per rispolverare i libri accantonati da un po'

di Leonardo Pontalti

Se le librerie e gli scaffali di casa fossero prati, ciascun lettore potrebbe confessare di avre immancabilmente un angolo incolto, poco curato, disordinato. Quello delle letture accantonate. Lasciate lì, che “prima o poi...”

Questi sono i giorni della riscossa, per quei volumi. A ricordarcelo è anche Patrizia Barbara, della libreria Piccoloblu di Rovereto, che sta leggendo “Innamorarsi di April” di Melvine Burgess (Mondadori, 182 pagine). Un titolo che ha scelto, infatti, «perché sto usando questo tempo anche per recuperare alcuni libri importanti che, colpevolmente, non avevo ancora letto. E ho letto troppo poco di questo autore».

Anche a te chiediamo dove leggi, di solito.
«Prevalentemente a letto, spesso sul divano. Un po’ dappertutto, a dire il vero».

A che punto sei?
«L’ho quasi terminato, mi mancano poche pagine».

Raccontaci un po’ di... Melvine e April.
«Innamorarsi di April è un libro dedicato agli adolescenti, ma che consiglio anche ai lettori adulti. La protagonista, è una ragazzina sorda vittima del contesto in cui vive: un piccolo paese di provincia dove dominano pettegolezzi e pregiudizi. In quel paese, Tony si è trasferito da poco insieme alla madre, dopo una separazione burrascosa tra i suoi genitori che li ha resi improvvisamente poveri. La madre di Tony si affeziona alla ragazzina e cerca come può di aiutarla. Intanto, tra i due ragazzi, nasce un legame speciale. È una storia molto bella, scritta benissimo. Un romanzo che fa riflettere e che, soprattutto, non risparmia critiche intelligenti e per nulla banali al mondo degli adulti (a tutti gli adulti) e non cerca facili scappatoie consolatorie (ma sto già svelando troppo...)».

Regalaci un passo del libro, quello che ti è piaciuto di più.
«“Il vicario, come molti uomini, ha parecchi alti principi morali e poco buonsenso, quando si tratta di donne - osservò Barbara, sedendosi e incrociando le mani sulla tavola. - Gli uomini ritengono che la nostra reputazione sia più importante di noi stesse: per questo non gradiscono che pensiamo con la nostra testa, e per questo è così importante che invece lo facciamo. È questo che ho cercato di insegnare ad April. […] Purtroppo, la nostra reputazione si riflette su di noi. Non è giusto, ma è così. E April ha una certa reputazione. Sarebbe bene ricordassero – aggiunse con una traccia di amarezza – che ha anche un’anima».

Prossimo obiettivo letterario?
«Confesso che leggo più libri alla volta. Ora ho appena cominciato Il ragazzo di 1000 anni di Ross Welford, pubblicato da HarperCollins. È un libro dedicato a ragazze e ragazzi dai 10 anni in poi. Promette bene».

E voi, lettori? Qual è il vostro fedele amico di carta di queste giornate? Inviate le vostre “schede” e i vostri selfie a libri@ladige.it

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