Filippo Bampi: il brano “Flik 55J" dedicato all'aviatore Josef Kiss lancia il nuovo Ep "Monaco Chiama"

Filippo Bampi lancia il nuovo Ep "Monaco Chiama"

di Fabio De Santi

E’ il brano “Flik 55J”, dedicato all’ aviatore della Prima Guerra Mondiale Josef Kiss, ad anticipare il nuovo Ep, il terzo, del musicista trentino Filippo Bampi. Un omaggio a quel Joszef Kiss di origini ungheresi, asso della caccia austroungarica, abbattuto a maggio 1918 sui cieli di Lamon da un aereo inglese. Il titolo “Flik 55J” fa riferimento all’unità di elitè di cui Kiss faceva parte, stanziata sull’allora aeroporto di Cirè di Pergine e soprannominata “Kaiserstaffel” per i successi che aveva conseguito nei durissimi combattimenti contro i velivoli italiani ed inglesi. <Mi ha affascinato questo personaggio - ci ha raccontato Filippo Bampi - e in questo pezzo voglio immedesimarmi con lui. I versi melanconici “comenothing to see through the mist” (“non si vede niente nella nebbia”), oppure “I feel the dreadinside” (“Sento il terrore”), “it’s a retreat” (“ritirata”), e ancora “we are losing, falling” (“stiamo perdendo, cadendo”), contribuiscono a far vedere il brano come la rassegnazione e accettazione da parte dell’uomo, del combattente in questo caso, di un destino preordinato”.

 

Eppure, anche se alienazione e solitudine rappresentano chiavi di lettura, Flik 55J non è un pezzo del tutto cupo e disperato: “Il contributo della tromba - sottolinea il cantautore che per anni è vissuto a Liverpool - d’apertura fornisce un grandioso contrappunto all’armonia del brano, rendendo in realtà l’ultimo viaggio del pilota come una vera e propria epica marcia trionfale verso i Campi Elisi”. Sulla scelta dell’inglese per una canzone che parla di un aviatore ungherese che agiva sotto la bandiera degli Asburgo Bampi è chiaro: “I miei bisnonni sono morti combattendo su fronti opposti: uno per l’Italia, l’altro per l’Austria.

E contrariamente ai miei avi, racconta Filippo, io sono parte della generazione che ha potuto viaggiare liberamente per tutta Europa grazie a Schengen: abbiamo avuto il privilegio di potere confrontarci con altre lingue e culture. E anche per questo motivo, oltre a quello della passione per la musica inglese, il testo della canzone non poteva essere in italiano: volevo che Kiss parlasse a molti, e che lo facesse nel modo più universale possibile”.

Ad accompagnare il lancio di “Flik 55J” un videoclip realizzata dal video maker veronese Stefano Zampini che si apre con le montagne e la trasformazione dell’autore: da persona fragile e infreddolita Bampi diventa, grazie al trucco tributo alla rock band dei Kiss (giocando anche sul nome di Joszef Kiss) una specie di fantasma risorto dall’oltretomba, mentre il mappamondo nel ritornello simboleggia i colori e la diversità del pianeta, mentre la scelta delle ombre è anche da omaggio alla storia del cinema muto in voga in quegli anni: il monumento a Cesare Battisti innevato e il sole rappresentano i Campi Elisi, luogo ideale in cui tutti gli uomini sono uguali a prescindere dal colore della propria bandiera. “Flik 55J” fa parte della tracklist dell’Ep “Monaco chiama” uscito per l’etichetta trentina Gulliver Records di Alex Carlin.

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