L'asino del presepe è scappato a Bruxelles

L'asino del presepe è scappato a Bruxelles

di Lucio Gardin

C i sono molti siti che spiegano come fare un Natale ecosostenibile. Danno suggerimenti originali che ricordano le raccomandazioni dei TG agli anziani quando fa caldo. La prima cosa è evitate di utilizzare per l'albero di Natale degli abeti in piombo o cadmio, e per il presepe, attenzione al muschio che può contenere pesticidi. Infatti, ora che ricordo, da piccolo quando arrivava il momento di smontare il presepe, papà chiamava dei tecnici da Cernobyl, in tuta bianca, mascherina e casco, che si portavano via tutto per dargli fuoco e sotterrare le ceneri nel deserto del Mojave.

Quest'anno, per seguire questo trend di sostenibilità, la stagnola per fare il laghetto non l'ho ripulita dai residui di cioccolata, così adesso c'è il laghetto con lo scarico delle acque nere. Seppure, il vero problema del presepe non è farlo ecologico, ma che ogni anno spariscono delle statuine. Ad esempio, il pastorello che dorme rannicchiato con la testa su un sacco, che è in quella posizione da anni e non avrei mai pensato che potesse scappare, invece è sparito. Insieme a due Re Magi e l'asino. Credo che alcune statuine si lascino tentare dai flussi migratori. Non mi stupirei di trovarlo in qualche presepe a Monaco.

L'asino invece è sicuramente a Bruxelles in visita parenti. Di conseguenza, se mancano statuine bisogna comprarle, ma il problema è indovinare le dimensioni. Cosa che non mi riesce mai, infatti, ho comprato un Gesù Bambino che è più grande della capanna. Per risolvere il problema ho giocato di prospettiva e l'ho messo davanti, in primo piano. Ma poi non si vedeva più il presepe. E neanche l'albero di Natale dietro. E neanche il garage che è ancora più dietro. E finiva che poi avevo difficoltà a ritrovare la casa. Allora ho messo la capannina che è piccola in primo piano, e Gesù Bambino che è enorme in fondo, sulla collinetta. Ora ci sono due colline, di cui una a forma di bambino.

Poi, siccome l'ochetta è più grande del bue, ci ho messo una moneta di cioccolata sulla faccia e l'ho appesa sul tetto della Capanna col collo dritto. Mi fa da stella cometa, fondente. Mamma dice «l'è propri na bela stella cometa, co le so zatele, le so piumate, el becc, ghe manca la parola».

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