Rovereto è in mano al «re della roncola»

Rovereto è in mano al «re della roncola»

di Lucio Gardin

A vedere quanto succede con occhio sufficientemente distaccato e critico, vien da pensare che a Rovereto gli alberi non godano della meritata tranquillità in virtù del grande servizio che rendono. In inverno sono torturati con sfrondature ingiustificate - come direbbero gli inglesi «at the big Carla» (alla carlona) - e in primavera sono tagliati perché malridotti. Forse anche a causa delle potature invernali. Le Società di psicoanalisi di tutto il mondo stanno studiando il comportamento del sindaco di Rovereto. «Non è salutare recidere tanti alberi, tantomeno in periodo di nidificazione» ha detto il direttore del Institute of roncola selvaggia del Minnesota. I più stretti collaboratori del sindaco (la moglie, i figli, l'assistente sociale) hanno risposto con un comunicato in cui si dice che il primo cittadino non intendeva abbattere quegli alberi, voleva solo tagliare il parchimetro davanti casa, perché non aveva le monetine per prolungare la sosta. 

Un gruppo di cittadini autoproclamatisi «Cobas dell'ossigeno» hanno accusato l'amministrazione comunale di rifiutare un confronto democratico. «Sono solo fandonie - ha replicato il sindaco avvolto nel suo lungo mantello di ciniglia rosso - io sono sempre disponibile a ricevere i sudditi», e alzando la verga taumaturgica facendo cenno alla fanfara di iniziare a suonare, è salito in sella al suo unicorno bianco e si è allontanato. Mentre il monarca spariva tra una nuvola d'incenso, alcuni suoi collaboratori hanno constatato che quel comportamento poteva essere frainteso dall'elettorato più plebeo, e hanno organizzato per il giorno dopo una conferenza stampa più sobria. «Coraggio, chi ha qualcosa da dire parli!» ha esordito il sindaco salendo in piedi sul suo trono e brandendo una sciabola. «Togliere le piante è pericoloso. La mancanza di ossigeno fa male alle persone!» ha chiosato una signora che abita in viale Trento cui per la mancanza di ossigeno sono spuntate le branchie. «Non è vero - ha ribattuto il sindaco - il nostro assessore alla viabilità per esempio vive da anni senza ossigeno e nonostante ciò guardate che splendido piano viabilità ha realizzato». È stato sotterrato da un fitto lancio di segnali stradali. Applausi dei presenti.

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