Quelle strane lucciole che non illuminano

Quelle strane lucciole che non illuminano

di Lucio Gardin

A bordo della sua utilitaria, un papà transitava in direzione Gardolo col proprio figlio. Giunti in via Brennero, il piccolo vide alcune prostitute brasiliane passeggiare sul marciapiede. O forse erano nigeriane. Va beh, ad ogni modo la loro pelle era diversamente chiara. «Papà cosa fanno quelle?» chiese il piccolo indicando le donne. Forse. Forse donne, intendo. Il padre era indeciso se dire la verità o inventarsi qualcosa di poetico tipo: sono dissuasori stradali in 3D per fare rallentare gli automobilisti. Scelse la verità, ma leggermente edulcorata: «Sono lucciole». e così dicendo, prima aspirò col naso tutti i granellini profumati che c'erano nel posacenere e poi frantumò il parabrezza a testate, nel tentativo di distrarre il figlio dal discorso.

Ma il piccolo rilanciò: «Se sono lucciole, dove hanno la luce?». «Boh, forse sono scariche» replicò il padre. Per sua fortuna proprio in quel momento, un'auto caricò una ragazza. «Visto? Infatti quella la stanno caricando». E così dicendo si fece un buco nel lobo dell'orecchio, lo ingrandì usando la punta dell'arbre magique e c'infilò il volante a mo' di orecchino, nel tentativo di distogliere l'attenzione del figlio dall'argomento. Ma il ragazzino non si lasciò distrarre: «Visto che sono sempre sulla strada, secondo me lavorano per l'Anas». Al padre non sembrò vero di ricevere un assist così: «Bravo. Lavorano per la Provincia, devono monitorare il livello di smog», e così dicendo iniziò a fumare il pomello delle marce per distrarre il figlio. Il ragazzino non fiatò. Almeno fino a che vide le due tipe salire su una volante della polizia. «Perché stanno portando via quelle donne monitor papà?». Lui ci pensò un attimo, e poi rispose: «Perché.. quando sono arrivate erano bianche come un lenzuolo e ora vedi come sono scure? Hanno assorbito troppo smog e le portano in lavanderia».

E così dicendo scese dalla macchina e con un punteruolo iniziò a rigarsi tutta la carrozzeria per distrarre il ragazzino. E in effetti, stavolta il figlio non parlò più. Il padre tirò un respiro di sollievo e risalì in quello che rimaneva della sua macchina. Rimettendosi in viaggio pensò a come cambiano i tempi. Quando lui fece la stessa domanda a suo padre, si ritrovò in una casa chiusa con cinquemila lire in mano e papà che gli batteva sulla spalla dicendogli: «Ora vedrai cosa fanno quelle donne lì».

www.luciogardin.it

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