Le uova di Pasqua

Le uova di Pasqua

di Francesca Baraldi

La fine dell’inverno e della stagione fredda era segnata dagli uccelli che costruivano il nido e lo utilizzavano per le uova: nuove vite sarebbero nate segnando il ritorno della primavera, del sole e della vita. Le uova in tutto il mondo sono simbolo della primavera e, con l’avvento del Cristianesimo, divennero anche il simbolo della resurrezione di Cristo. L’uovo, come simbolo di vita e rigenerazione, era già presente nell’antichità: nella mitologia egizia, il dio Ptah, creatore dell’uomo, è rappresentato mentre forgia un uovo e gli antichi Persiani erano soliti scambiarsi uova colorate durante alcune funzioni religiose che si celebravano in primavera.

L’uscita del pulcino dall’uovo simboleggia la resurrezione di Cristo. Il legame tra l’uovo e la Pasqua è divenuto così molto forte: ritroviamo uova  dipinte,  intagliate, di terracotta, di cartapesta, con origini  radicate in un lontano passato,  mentre è  recente la tradizione dell’uovo di cioccolato. Molto probabilmente l’uovo di cioccolato è nato in Francia, alla corte di Luigi XIV: le prime uova erano ripiene e si pensa che l’idea di realizzarle vuote con dentro la sorpresa sia una conseguenza dei preziosissimi esemplari creati da Fabergé.

L’uovo di Pasqua di cioccolata piace a grandi e piccini: fondente, al latte, bianco, con le nocciole, piccolo o grande, anche se per i bambini il momento clou è rappresentato da due  momenti: la rottura dell’involucro di cioccolato e la scoperta della sorpresa. Resta il piacere di gustare schegge di cioccolato a fine pasto. Un’unica raccomandazione: prestate attenzione all’etichetta e scegliete cioccolata di buona qualità,  senza lasciarvi condizionare dalla  possibile sorpresa e dalle richieste dei bambini, spesso suggerite dalla pubblicità.  

Ci sono anche le uova del commercio equo e solidale: un’occasione per regalarsi o regalare una coccola dolce e buona insieme ad un gesto equo e giusto.

Buona Pasqua.

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