Derrick Rose come Tania Cagnotto, LeBron James onnipotente

Derrick Rose come Tania Cagnotto, LeBron James onnipotente

di Giorgio Lacchin

Visto un grande Derrick Rose contro Cleveland. Il migliore degli ultimi anni. Straordinarie penetrazioni con «avvitamenti» degni di Tania Cagnotto, ottime scelte di tiro (28 punti e 7 rimbalzi in 30 minuti, 11/19 al tiro). La pausa dell’All Star Game gli ha fatto bene.

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Perché il problema di Rose è tutto qui: ha il talento per dominare l’Nba, ma non il fisico. Non più. Se si giocasse ogni quattro/cinque giorni sarebbe ancora uno dei migliori. Peccato che nell’Nba si giochi ogni due giorni. E i ripetuti infortuni hanno inciso anche sulla «testa»: Rose non è il «carro armato» di cinque anni fa (nel 2011 fu l’Mvp della lega), non ha superato il blocco psicologico della rottura del legamento crociato anteriore sinistro (2012) e della lesione al menisco del ginocchio destro (2013).

Russell Westbrook, per fare un esempio, quel blocco lo ha superato: anche lui è stato azzoppato da infortuni gravi e ripetuti ma è tornato più forte di prima. Westbrook, però, ha le movenze e gli occhi della tigre; Rose non sembra così «cattivo» (il linguaggio del corpo non è una scienza esatta, ma certe volte è più rivelatore di mille parole).

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Per Cleveland, una notizia buona e una cattiva: quella buona è che LeBron James è il solito fenomeno, quella cattiva è che senza di lui i Cavaliers sono una squadra poco più che normale (almeno fino a quando Irving non sarà tornato quello pre-infortunio) e avrebbero fatto una gran fatica a venire a capo dei Bulls che pure erano privi di una pedina-chiave come Jimmy Butler.

La «quasi tripla-doppia» (25 punti, 9 rimbalzi e 9 assist) dice poco dell’onnipotenza di LeBron: i suoi assist - non i punti - hanno deciso la partita. La sua velocità, di gambe e di pensiero. La potenza devastante in campo aperto. Diremmo di più: la sua sola presenza in campo ha rimpicciolito gli avversari. Impressionante. Peccato che neppure LeBron possa vincere il titolo se viene lasciato da solo. Lo si è visto l’anno scorso.

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