I cavoli a merenda

I cavoli a merenda

di Francesca Baraldi

Le Crucifere sono una vasta famiglia di piante erbacee distribuite in tutti i continenti e in tutti i climi. Il nome deriva dall’aspetto del fiore che è tipicamente composto da quattro petali e ricorda una croce. Le Crucifere comprendono più di 3000 specie in forma di piante erbacee spontanee, di arbusti rampicanti di ortaggi e spezie: alcune specie sono utilizzate come piante ornamentali, ma fin dal tempo degli etruschi finivano in tavola. Cavolo, cavolfiore, cavolo verza, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolo riccio, broccoli, broccoletti, rape, ravanelli, ma anche rape, rucola e senape fanno parte di questo gruppo.

Grazie alla loro composizione chimica sembra esplichino virtù terapeutiche: contengono infatti minerali e vitamine tra cui calcio, zolfo, iodio e vitamina C.
Lo zolfo combatte le irritazione della mucosa gastrica e intestinale, aiuta a contrastare gastriti e coliti, è un potente depurativo del fegato e contribuisce a espellere le tossine.
Lo iodio invece attiva la funzionalità tiroidea, accelera il metabolismo e migliora lo svuotamento intestinale.

La vitamina C, largamente presente anche in altri ortaggi e frutti invernali, rafforza il sistema immunitario e ci protegge dalle infiammazioni che sono all’origine di diversi tipi di patologie.
Attenzione particolare deve essere però posta ai metodi di cottura: suggerisco di consumare questi vegetali cotti al vapore o crudi in quanto il calore tende a disperdere molte di queste qualità nutrizionali.
Le virtù terapeutiche di queste verdure non finiscono qui: infatti, in particolar modo nei cavoli, è apprezzabile la presenza dell’indolo 3 carbinolo, un micronutriente che contribuisce ad aumentare la produzione di metaboliti estrogenici anti-tumorali. Un altro potente alleato della nostra salute che ritroviamo nei cavoli è il sulforafano che esplica un’azione specifico nella prevenzione dei tumori all’apparato digerente.

Voglio dedicare due righe anche a rape, rucola e senape perché fanno parte della mia dieta e sono a parer mio davvero gustose.
Parente povera delle crucifere è la rapa: la parte edibile non è solo la radice che crescendo sottoterra assorbe direttamente lo iodio e l’azoto dal terreno, ma anche le foglie, buonissime lessate e saltate in padella con uno spicchio d’aglio e un filo d’olio.
Da consumare non solo nelle insalate, la rucola ha effetti purificanti e digestivi: è ricca di minerali e contiene l’acido folico, utilissimo in gravidanza. Era considerata nei tempi antichi un potente afrodisiaco: eccellente condimento per la pasta, il pesto di rucola che si può preparare frullando (o per i pazienti e capaci, pestando nel mortaio) la rucola con mandorle o pinoli, grana e olio extravergine di oliva.

Per concludere la senape: era già conosciuta per le sue proprietà medicinali da Pitagora che la utilizzava come antidoto contro il veleno degli scorpioni. Ne esistono diverse varietà: le più diffuse sono la senape nera, probabilmente la prima ad essere coltivata come spezia, e la senape bianca (o gialla), originaria del Mediterraneo. Sulle nostre tavole arriva sotto forma di salsa per accompagnare le carni, e, come essenza di senape, viene utilizzata nella preparazione della mostarda mantovana di mele e cremonese di frutta: questi prodotti ne ricavano un gusto piccante inconfondibile che solletica il palato e a volte il naso e gli occhi.

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