I fatti del 2015 (2): l'anno straordinario di Samantha Cristoforetti

di Paolo Micheletto

Dalla missione di AstroSamantha all’incontro ravvicinato con Plutone, passando per il risveglio del lander Philae sulla cometa inseguita dalla sonda Rosetta. Sono memorabili, i traguardi raggiunti dall’esplorazione spaziale nel 2015.
Uno dei ricordi più emozionanti è sicuramente il sorriso di Samantha Cristoforetti all’uscita della Soyuz che l’11 giugno l’ha riportata sulla Terra, nella steppa del Kazakhstan: prima astronauta italiana, ha conquistato il record della più lunga missione di una donna, con 200 giorni sulla Stazione spaziale nella missione Futura, dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). La sua avventura ha inaugurato un anno speciale per gli astronauti dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Dopo Sam è stata la volta della missione-lampo del primo astronauta danese, Andreas Mogensen, e poi del primo britannico in orbita, Tim Peake.
Per il Trentino è stato un anno doppiamente straordinario, perché Samantha è nata a Malé, anche se giustamente la sua vita non ha confini. Per ricordare un’impresa eccezionale, ecco le migliori foto.

E una sua frase ai giovani: «Uscite dal vostro ambiente, non per fare un viaggio turistico, ma per vivere appieno l’esperienza di un luogo diverso, per vedere le cose con gli occhi degli altri. La vostra generazione deve avere questo tipo d’impostazione, una visione globale, come per guardare la Terra da lontano per capire che le soluzioni ai problemi vanno trovate da una prospettiva più alta».

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