L'Europa vuole il formaggio senza latte e legge le lettere con molta calma

In Europa amano il formaggio senza latte e le lettere viaggiano al rallentatore

di Paolo Micheletto

In Europa amano il formaggio senza latte e le lettere viaggiano al rallentatore. Questa è una storia che spiega meglio di tante l’aria che tira negli uffici di Bruxelles. Tra i burocrati accade infatti che l’Unione europea dia il via libera al formaggio senza latte, partendo cioè da prodotti condensati e in polvere. Tra una fetta di formaggio condensato e l’altro, da Bruxelles parte quindi una diffida contro l’Italia, dove invece è obbligatorio per legge realizzare il formaggio usando il latte vero. L’Europa impone quindi all'Italia «la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito nella fabbricazione dei prodotti lattiero-caseari».

Chiariamo: non viene imposto alle eccellenze italiane di realizzare il parmigiano o le mozzarelle senza usare il latte, ma l’Europa intima all’Italia di togliere il divieto alle diffusione di questa pratica. Alla faccia delle eccellenze del made in Italy.

Naturalmente le autorità italiane hanno protestato e hanno chiesto all’Ue di ritirare la diffida. E qui arriva un’altra «perla», perché è di questa mattina la notizia che dopo oltre due mesi di tempo, la lettera arrivata da Roma è ancora sotto esame a Bruxelles. «Le autorità italiane hanno inviato una lettera formale il 29 settembre e la stiamo ancora esaminando, per vedere se ci sono modalità in cui possiamo essere utili» ha confermato il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan, oggi a Bruxelles.
Due mesi per leggere una lettera. Non male, questi burocrati europei ghiotti di (cattivo) formaggio.

comments powered by Disqus