Raffreddore di stagione

Raffreddore di stagione

di Francesca Baraldi

È una malattia molto comune, si diffonde con estrema facilità, passa in una manciata di giorni e arriva con i primi freddi: stiamo parlando del raffreddore. Starnuti, bruciore alla gola, naso chiuso che cola, malessere generale a volte accompagnato da un leggero innalzamento della temperatura e da lieve inappetenza: tutti sintomi molto fastidiosi, ma che ci lasciano dopo qualche giorno. La maggior parte dei raffreddori è causata dai rhinovirus, che vivono sia nell’aria che respiriamo sia sulle superfici con cui veniamo a contatto.

In presenza di raffreddore, è buona regola preferire alimenti semplici, sani e di facile digeribilità. L’ABC dei cibi da preferire per contrastare il raffreddore parte proprio dalla C: la vitamina C. Questa vitamina idrosolubile, chiamata anche acido ascorbico, aiuta ad attivare le difese immunitarie: è dimostrato infatti che la vitamina C, presente in alte concentrazioni nei globuli bianchi, viene rapidamente utilizzata durante un’infezione. La troviamo in buone concentrazioni negli agrumi, nei kiwi e in alcuni vegetali come ad esempio gli spinaci ed il cavolfiore. La vitamina C si ossida facilmente a contatto con l’aria, per cui le spremute di agrumi saranno tanto più efficaci quanto più è rapida l’assunzione dalla preparazione. Anche il metodo di cottura delle verdure influisce sulla presenza della vitamina, per cui sono da preferire cotture rapide, possibilmente a vapore.

Per rinforzare le difese immunitarie è inoltre buona abitudine consumare yogurt ricco di fermenti lattici vivi.

È importante anche bere molti liquidi: una tisana calda o un decotto con eucalipto o menta, addolciti con un cucchiaino di miele, sono un vero toccasana perché idratano e riscaldano. Mi piace molto preparare un decotto con la radice di zenzero: faccio bollire l’acqua e poi la verso in una tazza dove ho già disposto 3-4 fettine sottili di radice, lascio in infusione per qualche minuto e aggiungo un cucchiaino di miele di castagno: il risultato è bevanda gradevole, profumata e corroborante. Radice originaria dell’Asia, lo zenzero fa parte delle spezie ed è caratterizzato da tante virtù salutari, oltre che culinarie: risulta efficace contro la nausea (anche quelle in gravidanza) e le gastriti, e in caso di raffreddore aiuta a sciogliere il muco e a liberare i bronchi.

Concludo questo articolo scrivendo semplicemente minestrina. Questo piatto non ha bisogno né di presentazioni né di spiegazioni: è il piatto dell’infanzia, buono, caldo, leggero, corroborante e rincuorante. A tal proposito propongo poche righe di un libro che mi è piaciuto molto: «Minestrine» di Lella Costa, che così descrive questo cibo:
«La minestrina siamo noi. Tutti. Per cominciare, sul piano lessicale, grammaticale e semantico la minestrina non è un diminutivo di niente, e di nessuno. Non è una piccola minestra, e men che mai un minuscolo minestrone. Non è un ripiego perché mancano gli ingredienti, per così dire, principali, quelli importanti, o giusti. E meno che mai perché manca il tempo e la pasta in bianco l’hai già fatta a pranzo. Pasta in brodo si nasce. Minestrina si diventa».

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