Meteore: i fuochi nel cielo

Meteore: i fuochi nel cielo

di Christian Lavarian

Le meteore sono conosciute da migliaia d’anni ed osservate con stupore dai popoli di tutto il mondo. Nelle culture più diverse sono fiorite leggende e superstizioni su queste fenomeno celeste, la cui natura fu a lungo sconosciuta: solo nel diciottesimo secolo si comprese l’origine extraterrestre di tali corpi.

Cominciarono così le domande volte a chiarire la loro provenienza. Si può notare infatti che durante il corso dell’anno vi sono alcuni periodi in cui le loro apparizioni si fanno più frequenti mentre ve ne sono altri in cui se ne vedono pochissime. Nel primo caso si parla di sciami meteorici, nel secondo di meteore sporadiche. La distinzione fra questi due tipi di meteore dipende in prima analisi dalla loro natura. Gli sciami meteorici hanno infatti origine con tutta probabilità cometaria: le comete abbandonano nello spazio una gran quantità di particele polverose, residui della loro lunga coda.

Tali particelle si dispongono in vere e proprie dense nubi che la Terra attraversa periodicamente: penetrando nell’alta atmosfera ad altissima velocità esse bruciano per attrito, creando al caratteristica scia luminosa. Per quanto concerne invece le meteore sporadiche, che come si è detto assumono l’aspetto di eventi occasionali e isolati, l’origine è più incerta: ancora oggi le ipotesi sono molteplici. Potrebbero provenire dalla fascia principale degli asteroidi orbitante fra Marte e Giove, e deviate dalla loro traiettoria dalla perturbazione gravitazionale del pianeta gigante. Forse sono residui della nebulosa da cui si formò il Sistema Solare, oppure addirittura polveri provenienti dallo spazio interstellare ad esso esterno.

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Molti di noi conoscono le meteore più famose come le Perseidi, visibili in agosto, ma dimenticano che questi piccoli «fuochi nel cielo» sono osservabili facilmente anche durante il resto dell’anno. Come accadrà nelle notti del 17 e 18 novembre, quando si renderanno visibili le Leonidi, meteore originate dal passaggio della cometa Tempel-Tuttle che ritorna in prossimità della Terra ogni 33 anni (l’ultima fu nel 1998).

Di norma l’attività delle meteore è piuttosto bassa, raggiungendo raramente le 40/50 scie visibili in un’ora per brevi periodi: ma esistono anche le eccezioni. Quando la cometa Tempel-Tuttle è appena transitata in vicinanza della Terra la quantità di particelle disperse aumenta moltissimo e si può assistere ad una vera e propria pioggia meteorica, con migliaia di stelle cadenti visibili in pochissimo tempo. Successe nel 1933, nel 1966, nel 1999 e forse capiterà di nuovo nel 2032, al prossimo passaggio ravvicinato della cometa.
Quest’anno quindi niente pioggia meteorica, ma un evento che può regalare molte soddisfazioni.
Osserviamo il cielo verso Sud, dalle 23.00 fino … all’alba! Chi rimane in città si ricordi di cercare un posto abbastanza scuro, non direttamente illuminato da lampioni, mentre le persone che preferiranno il limpido cielo montano avranno a disposizione maggiori possibilità per vedere anche le meteore più deboli: a tutti è comunque opportuno raccomandare un abbigliamento molto pesante, una sdraio su cui distendersi comodamente, bibite calde e un po’ di ... compagnia !

Cieli sereni!

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