Arriva la luna rossa

Arriva la luna rossa

di Christian Lavarian

Nelle ore precedenti l’alba di lunedì 28 settembre i cieli del Trentino vedranno protagonista d’eccezione il nostro satellite naturale nello spettacolare fenomeno astronomico di un’eclisse totale: la Luna rossa! L’orario di osservazione, purtroppo, sarà piuttosto scomodo: la Luna comincerà ad essere eclissata intorno alle ore 02.11 per raggiungere la fase massima verso alle 04.50, quando sarà completamente immersa nell’ombra terrestre assumendo il caratteristico rosso sangue: in quel momento la sua luminosità si ridurrà a circa un decimillesimo rispetto alla brillante Luna Piena.

La totalità durerà oltre un’ora, dalle 04.11 alle 05.23: poi il nostro satellite uscirà poco alla volta dall’ombra terrestre concludendo il fenomeno alle 7.22. A quell’ora però la Luna sarà già tramontata per le nostre località, precludendo la visibilità dell’ultima parte dell’eclisse.

I migliori strumenti per l’osservazione del fenomeno sono il binocolo oppure un telescopio usato a moderato ingrandimento, così da offrire un’immagine completa del nostro satellite: l’eclisse comincerà con la Luna visibile in direzione Sud e si concluderà al suo tramonto verso occidente. È relativamente facile fare qualche buona fotografia, disponendo di un piccolo telescopio o di uno zoom fotografico abbastanza potente: in caso contrario potremo riprendere la Luna rossa sullo sfondo del cielo stellato per una fotografia panoramica.

Le eclissi lunari avvengono quando l’ombra che la Terra proietta nello spazio (che ha la forma di un cono) copre temporaneamente la Luna, impedendo alla luce solare di raggiungerla: questo può accadere solo durante la fase di Luna Piena. Sono più rare di quelle solari, anche se spesso si crede il contrario, ma d’altra parte sono visibili da una regione terrestre molto vasta mentre quelle di Sole si rendono osservabili solo da una piccola porzione geografica del nostro pianeta.

La diversa luminosità della Luna durante la totalità dipende da numerosi fattori. Innanzitutto dall’inquinamento corpuscolare dell’alta atmosfera: molte eclissi particolarmente scure sono in rapporto causa/effetto con grandi eruzioni vulcaniche avvenute mesi o anni prima. Un altro fattore importante la presenza variabile di macchie solari: le eclissi che avvengono poco dopo il minimo solare sono molto scure mentre le successive diventano progressivamente più chiare, anche se con fluttuazioni casuali, fino a poco prima del minimo solare seguente. La correlazione con l’attività solare si spiega con il fatto che il Sole emette fasci di particelle molto energetiche che producono fenomeni di luminescenza sul suolo lunare. La Luna, priva di schermo atmosferico, assorbe il 97 % della radiazione solare: le energetiche radiazioni UV e X, in particolare, eccitano le rocce lunari provocando un’emissione luminosa variabile nel tempo.

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