A Mori tre giorni dedicati alle fiabe

A Mori tre giorni dedicati alle fiabe

Dino Pedrotti

Mi ha colpito molto il fatto che un collega pediatra, il dott. Andrea Satta, venga dal Lazio a Mori per realizzare un suo progetto quanto mai originale: un festival di tre giorni dedicato a «mamme e fiabe».

Venerdì 9 ottobre alle 16.30 arriveranno ospiti da tutta Italia alla stazione ferroviaria di Mori… e si comincerà subito con un circo contemporaneo (ore 18).

Sabato 10 alle 11 c’è una «Favola Rotonda», in cui si discuterà sul tema «Nati per leggere», una iniziativa nazionale dell’Associazione Culturale Pediatri, ben radicata in tutte le Biblioteche del Trentino: parleranno sull’argomento pediatri e giornalisti (anche il sottoscritto è stato invitato…).

Pomeriggio del sabato e tutta la domenica saranno dedicati, in ben cinque piazze, a canti, giochi, laboratori di burattini, racconti di favole mochene, ladine, cimbre… Un evento culturale che mette al centro il bambino con un suo cervello orientato, nei primi anni di vita, alla creatività, allo stupore, alla fantasia.

Le leggende e le favole coinvolgono molto emotivamente noi e soprattutto i bambini: le storie a lieto fine orientano il cervello del bambino alla autostima, ad aver fiducia in sé e in chi le legge (saperle raccontare con adeguato linguaggio è un’arte che hanno soprattutto le mamme e le nonne). Nelle fiabe si trovano spesso spunti educativi interessanti a proposito della capacità del bambino a insegnarci la via della verità.
È un momento magico e strategico quello in cui mamma o altra persona raccontano la fiaba al bambino. Il coinvolgimento è fortissimo, come quanto il bambino mangia assieme ai genitori o gioca con loro o con altre persone. Merita che i genitori di piccoli bambini vengano a imparare «l’arte di raccontare fiabe»…

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"573861","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"902","width":"1277"}}]]

comments powered by Disqus