Ancora sui vaccini!

Ancora sui vaccini!

Dino Pedrotti

Esattamente due anni fa per ben due mesi c’era stato uno scontro di pareri sui vaccini, con decine di articoli e lettere sul giornale e con tantissimi contatti su facebook.

Come ho scritto sull’Adige di questi giorni (3 e 5 luglio), c’è una netta minoranza di genitori (non più del 5%) che manifesta idee molto chiare sulla pericolosità e sui danni che i vaccini provocano sui loro figli. Dicono di essere bene informati, sulla base di una letteratura molto discutibile, basata spesso su dati scientifici scorretti. Affermano che le ricerche internazionali sui vaccini sono orientate non alla salute dei bambini ma al profitto delle multinazionali che producono i vaccini. E affermano che i loro figli non vaccinati sono più sani degli altri vaccinati.

Su quest’ultimo punto sono d’accordo, in quanto queste famiglie hanno di regola stili di vita sobri, molto diversi dal normale: non si può paragonare la salute di persone tranquille e religiose con quella di chi frequenta discoteche e case da gioco… La letteratura che citano, oltre che essere contestata dai premi Nobel, si limita a documentare casi negativi e affermano che sono «tanti» i gravi danni da vaccino.

Non intendo convincere queste persone, ma penso a tanti genitori che mi comunicano di essere confusi e dubbiosi. Conto di poter documentare presto, con la collaborazione dell’Azienda sanitaria, i casi di gravi danni da vaccino ben documentati (sono eccezionali, non «tanti») e i casi di malattie non prevenute con i vaccini, con le loro complicazioni.

Purtroppo siamo una provincia dove il morbillo colpisce ancora col doppio di casi rispetto al resto d’Italia (perché non riusciamo a vaccinare oltre il 90% dei bambini). Continueremo il discorso con «numeri» chiari.

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