Trento in MTB: 3 itinerari fuoristrada a due passi dalla città

Trento in MTB: 3 itinerari fuoristrada a due passi dalla città

di Leo & Vero

Adagiata nella valle dell'Adige, cinta da montagne che sfiorano e superano i 2000 metri di quota, Trento sorge in una posizione piacevole e favorevole all'esplorazione del territorio in mountain bike. Partendo direttamente dalla città o dalle frazioni più in collina ci si immerge nella Natura trentina cimentandosi in sentieri tecnici, pedalando su forestali silenziose o andando alla scoperta dei forti austro-ungarici dei dintorni, testimoni della Grande Guerra.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"442926","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"533","width":"800"}}]]

Il primo itinerario in MTB che ti proponiamo è il giro della Marzola iniziando da Villazzano, sulla collina est di Trento. Pedalando su asfalto verso nord si raggiungono le frazioni Gabbiolo e Povo da dove si comincia a salire verso Borino e il Passo del Cimirlo. L'ascesa non è particolarmente impegnativa ma alcuni strappetti sollecitano i muscoli delle gambe. Dal valico si continua a salire a destra in direzione del Rifugio Maranza. Dopo 3 km di salita ed altri 3 km di falsopiano si giunge in località Pramarquart dove dovrai svoltare sulla destra imboccando uno sterrato in leggera discesa.

Si scende per una manciata di chilometri finchè le pendenze si accentuano e un single trail si stacca sulla sinistra verso Vigolo Vattaro. Il bivio per il forte Brusafer, forte austro-ungarico risalente al 1878-1880, appare poco dopo ed è possibile fare una piccola deviazione per visitarlo. All'intersezione comunque il nostro tracciato continua a sinistra tra saliscendi divertenti. Giunti in prossimità di una stanga proseguiamo verso il Rifugio Maranza sulla sinistra per poi deviare nuovamente a destra dopo poche pedalate.

Saliamo per circa 6 km per poi scendere verso Susà e la Valsugana. Continuiamo su asfalto verso Costasavina e poi Roncogno da dove si risale verso il Passo del Cimirlo e la chiusura dell'anello. Lungo l'itinerario si incontrano frecce in legno che indicano il giro della Marzola quindi non è facile perdersi. Se possiedi un dispositivo gps ti consigliamo comunque di scaricarice la traccia

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"442931","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"533","width":"800"}}]]

Il secondo itinerario porta a scoprire i boschi e i sentieri del Monte Bondone salendo da Cadine alla località Le Viote.

Appena oltre il Buss de Vela, dalla frazione di Cadine dove potrai riempire la borraccia con acqua fresca, inizia il percorso sulla montagna di Trento e della famosa Charly Gaul: il Monte Bondone.

Prendi la strada del Campedèl che conduce a Sopramonte. Dal paese procedi sulla strada per il Monastero di Sant'Anna, prima su asfalto e poi su sterrato. Al bivio continua dritto puntando a Malga Mezzavia. Il sentiero ne interseca presto un altro: è il 621 che a sinistra conduce a Le Viote mentre a destra avanza fino al Malghet a quota 1120 metri.

Da Le Viote dove si estende anche un bel giardino botanico si può tornare verso Sopramonte con il 621 e piccole deviazioni rispetto al tracciato dell'andata o, in alternativa, seguendo il sentiero 607.

Puoi scaricarice il gps del tracciato.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"442936","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"534","width":"800"}}]] 

Il terzo itinerario raggiunge la cima del Monte Calisio partendo dalla frazione di Villamontagna.

Si pedala in direzione del ristorante Campel affrontando uno strappo che tocca il 22% di pendenza su asfalto. Giunti al parcheggio si continua lungo lo sterrato verso il Lago di Santa Colomba ma presto si svolta a sinistra per iniziare la vera e propria salita al Calisio. A Carbonaia si gira drasticamente a destra ancora in salita. Questi sono i luoghi della Grande Guerra quindi potrai imbatterti in deviazioni interessanti per scoprire i resti di vecchi forti o fortificazioni. Dopo circa un altro chilometro di sentiero si raggiungono degli Stoi, vecchi locali scavati nella roccia, l'ascesa intanto continua toccando pendenze impegnative e mettendo alla prova il fisico. La cima non è lontana e una volta arrivati ci si potrà rifare gli occhi con i bei panorami sulle Dolomiti di Brenta, sul Lagorai, sulla Valsugana e Valle dell'Adige.

Dalla vetta si scende per circa 500 m sul tracciato dell'andata per poi proseguire a sinistra fino alla strada per il lago di Santa Colomba. Svoltiamo a sinistra pedalando su facile sterrato fin quasi all'ex forte di Casara. Deviamo poco prima sulla destra verso Prà Grant e Prà della Saeta dove il percorso fa una curva a U e scende verso Montevaccino. Proseguiamo dritti verso località Quattro strade a quota 821 metri. Superiamo il punto panoramico e al Muraion pedaliamo tenendo la destra fino a scendere al parcheggio e a Villamontagna.

Puoi scaricarice il gps del tracciato.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"442946","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"667","width":"1000"}}]]

comments powered by Disqus