Valle d’Itria in bicicletta

di Leo & Vero

Il profumo di macchia mediterranea aleggia nell’aria mentre pedaliamo sulla ciclovia dell’acquedotto nella Valle d’Itria, il cuore della Puglia. L’aria primaverile sospinge i nostri mezzi appena risorti dal letargo invernale, i prati verdi e freschi sono punteggiati da fiori gialli, viola e rossi, i primi papaveri dell’anno.

La Valle d’Itria, anche se forse a qualcuno può sembrare strano, non è pianeggiante: le dolci colline che la caratterizzano conferiscono un po’ di brio alle esplorazioni a pedali regalando scorci inaspettati e ameni sulle antiche costruzioni dell’area, i trulli. Tre differenti comuni, Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, tre differenti province, Bari, Brindisi e Taranto, la Valle d’Itria è attraversata da una fitta ed antichissima rete di strade di campagna, vie secondarie, sterrati e mulattiere percorribili in bicicletta che collegano masserie a località, piccole aziende agricole a giardini botanici, trulli esoterici a centri storici.

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"246646","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"320","width":"480"}}]]

Partendo in bici da Martina Franca, Locorotondo o Cisternino si possono affrontare itinerari ciclabili interessanti che permettono di vivere il territorio a 360° perchè se si pedala si bruciano calorie e se si bruciano calorie è necessario reintegrare... ovviamente degustando i prodotti tipici pugliesi come la mozzarella (in certe aziende è possibile assistere alla produzione prima di assaggiarla), le innumerevoli varietà di olive, i taralli preparati con olio extravergine locale, la parmigiana e tante altre pietanze non propriamente “sportive”, ma imperdibili.

Il tracciato ciclabile più conosciuto della Valle d’Itria è la ciclovia dell’acquedotto pugliese che corre su sede propria per 13 km, da Ceglie Messapica a Figazzano. In realtà questo itinerario, che segue una delle più colossali opere idriche d’Europa, prosegue oltre le due località ma il tracciato non è sempre segnalato ed è consigliata una mountain bike per superare i tratti fuoristrada che si incontrano. Dalla ciclovia dell’acquedotto pugliese dipartono decine di strade secondarie e mulattiere che a macchia d’olio raggiungono siti di interesse storico, culturale, naturalistico ed enogastronomico.
Questo gomitolo di arterie di comunicazione spesso lambisce le tradizionali costruzioni della zona conosciute con il nome di trulli. I trulli, eretti con la tecnica “a secco”, sono delle vere e proprie opere d’arte: senza l’utilizzo della malta o di altri “collanti” venivano innalzati con minuziosa abilità dai trullari, gli specialisti nella costruzione dei trulli.

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"246651","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"320","width":"480"}}]]


Per decenni i campi della Valle d’Itria per necessità sono stati ripuliti dalla presenza delle pietre calcaree che impedivano la pratica dell’agricoltura: inizialmente esse venivano impilate in maniera casuale ai margini del campo, con il tempo invece furono trasformate in trulli, ossia edifici ben strutturati e funzionali alle coltivazioni.
Ora torniamo all’itinerario lungo la ciclovia dell’acquedotto.


Da Ceglie Messapica si seguono le indicazioni dell’itinerario 11 Bicitalia attraverso i paesaggi della Valle d’Itria. Come sospesi tra terra e cielo si pedala con facilità ascoltando i rumori delle greggi al pascolo e il profumo di timo selvatico. Fra i pittoreschi trulli qualcuno potrebbe scorgere la casa dei propri sogni, tra i fichi d’india qualcun’altro potrebbe trovare e gustare la merenda ideale. Il tracciato taglia la valle, sfida i pedalatori con leggeri saliscendi, sfiora le grotte di Castel Pagano e il borgo rurale di Figazzano.


Da Figazzano, allontanandosi dall’itinerario di poche pedalate, si possono visitare i giardini di Pomona che vantano oltre 1000 varietà antiche differenti tra le quali 450 di fichi, incredibile vero? Dai giardini si può proseguire verso Martina Franca o visitare Locorotondo annoverato tra i borghi più belli d’Italia e ottima terrazza panoramica sulla Valle d’Itria. Prima di partire però ricordatevi che la Puglia non è pianeggiante e per raggiungere i paesi in bicicletta dovrete scalare le marce, alzarvi sui pedali e spingere!

Sul sito del Gal, il gruppo di azione locale, è possibile scaricare gratuitamente la mappa degli itinerari ciclabili presenti in Valle d’Itria e iniziare così a progettare il prossimo viaggio in bici in questa area della Puglia davvero piacevole da visitare a due ruote.

comments powered by Disqus