Arriva il Sole nero!

Arriva il Sole nero!

di Christian Lavarian

Si sta avvicinando un imperdibile appuntamento astronomico con la nostra stella: il 20 marzo in tutto il Trentino un’eclisse solare oscurerà il Sole per il 50% del suo diametro, a partire dalle ore 9.30 per finire alle 11:45. Alle 10:30 sarà raggiunta la massima visibilità e in quel momento la Luna coprirà il Sole per metà del suo diametro: non dovremo tuttavia aspettarci un calo significativo di luce, perché i nostri occhi si abituano facilmente a variazioni minime di luminosità ambiente, senza quasi accorgercene.

Il fenomeno dell’eclisse di Sole è causato dal transito della Luna davanti al disco solare che impedisce alla luce solare di raggiungere la superficie del nostro pianeta. Condizione necessaria per il verificarsi di un’eclisse è quindi l’allineamento fra Terra, Luna e Sole: viene quindi spontaneo chiedersi perché non si verifichi un’eclisse ogni qualvolta ci sia la Luna Nuova, ovvero quando la Luna si trovi tra Terra e Sole. Questo accade perché l’orbita della Luna è inclinata rispetto a quella della Terra, così che nel momento della Luna Nuova il nostro satellite si troverà facilmente spostato verso l’alto o verso il basso rispetto all’allineamento Terra – Sole. Perché si verifichi un’eclisse è quindi necessario che la Luna sia nuova proprio nel momento in cui l’orbita lunare interseca quella terrestre, dando così luogo ad un allineamento fra i tre corpi astronomici. Se l’allineamento è perfetto, ecco l’eclisse totale: se invece la Luna è leggermente spostata si verifica un’eclisse parziale. Se lo spostamento è ancora maggiore, niente eclisse.
Per un caso davvero particolare la Luna e il Sole appaiono nel cielo terrestre con un diametro apparente praticamente uguale: la Luna è 400 volte più vicina del Sole, ma anche 400 colte più piccola della nostra stella. Così le loro dimensioni apparenti quasi coincidono, permettendo il magnifico spettacolo di un’eclisse totale.

Il modo sicuramente più emozionante di seguire un’eclisse di Sole è guardarla con i propri occhi: sembra un’affermazione banale, ma osservare la nostra stella senza opportune precauzioni può rivelarsi assai pericoloso. Per questo motivo sottolineiamo l’assoluta importanza di osservare il Sole solo con filtri adatti.

Questi ultimi possono essere di tipo diverso, facilmente reperibili nei negozi di ottica a costo modesto. Il filtro più comune, che equipaggia i famosi «occhialini dell’eclisse», è una plastica molto sottile, simile alla carta stagnola. Con questo materiale, detto «astrosolar», possiamo osservare in tutta sicurezza le fasi parziali dell’eclisse, evitando in ogni caso di affaticare troppo la vista, riposando ogni tanto per qualche minuto.

Filtri più costosi sono quelli in vetro, che si usano comunemente per i telescopi: sono più resistenti e durevoli della plastica, ma forniscono le stesse prestazioni. Vi è poi una vasta categoria di filtri «fai da te»: andranno bene le pellicole fotografiche non sviluppate, i dischi in materiale plastico di cd o dvd, i vetrini da saldatore. Soluzioni economiche che però ci assicurano un’osservazione comoda e senza rischi: potremo così seguire l’evento per tutta la sua durata, osservando il disco lunare scorrere lentamente davanti alla superficie solare. Bisognerà in ogni caso fare sempre attenzione, soprattutto con i bambini: questi ultimi sono notoriamente più curiosi e intraprendenti degli adulti, ed un incidente potrebbe capitare loro per una banale disattenzione.
Possiamo osservare il Sole anche senza filtri? Certamente!

Un semplice espediente al riguardo è il foro detto «stenopeico»: fate un piccolo forellino (1 mm di diametro) su della carta stagnola o su di un cartoncino nero, e proiettate l’immagine del Sole che esso genera su di un foglio bianco: potremo così vedere la falce solare ingrandita e meno luminosa. Alla stessa maniera agiremo con il binocolo: senza guardare direttamente il sole punteremo lo strumento verso di esso finché l’immagine solare sarà proiettata su di un foglio che terremo ad una distanza di meno di un metro dagli oculari.
Per l’osservazione con uno strumento ottico i filtri andranno sempre posti davanti agli obiettivi, che si tratti di un binocolo, macchina fotografica o telescopio.
Buona osservazione a tutti!

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