Latte 3 di crescita: non è utile e costa il doppio

Il latte di crescita? Non serve

Dino Pedrotti

Ho ripreso a scrivere ogni lunedì su questo blog e qualche genitore ha ripreso a scrivermi a dinopedrotti@libero.it. Rispondo a tutti singolarmente, ma questo argomento mi pare di interesse generale.


Ho risposto così a una mamma che mi chiedeva se “il latte di crescita XX” che le era stato consigliato era veramente utile a suo figlio:
“La risposta è no. Questo ho sempre affermato, perché ogni bambino sano a un anno deve poter mangiare ogni cibo sano presente sulla tavola dei genitori (con poche ovvie eccezioni). Se la mamma lo allatta, è ottima cosa proseguire anche nel secondo anno (più del 25% delle mamme trentine allatta ancora a 12 mesi). Altrimenti si consigliano due pasti di latte vaccino fresco, pastorizzato, di giornata (Bambini sani e felici, pag. 46).


Recentemente proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma: “I latti di crescita non sono necessari. La loro commercializzazione crea incertezze nei consumatori, ha impatto negativo sull’allattamento materno, aggiunge difficoltà economiche alle famiglie”.
Anche secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare “i latti di crescita non apportano alcun valore aggiunto rispetto a una dieta bilanciata nel soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei bambini nella prima infanzia”.


Commento: sono passati dieci anni da quando, proprio noi di Trento, abbiamo segnalato a livello nazionale le enormi differenze di costo dei latti in polvere 1 e 2 del primo anno (costavano quattro volte di più rispetto al reato d’Europa). Enormi le multe comminate alle Aziende che in Italia avevano “fatto cartello” sulla pelle delle famiglie italiane… Se i genitori non studiano, c’è gente che studia come imbrogliarli.


Se non avete il libro Bambini sani e felici, basta richiederlo inviandomi l’indirizzo postale: libro e spedizione gratis.

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