Il 2015 non pare molto diverso dal 2014

di Sandra Tafner

L' anno nuovo appena incominciato sta tirando le somme e davvero il bilancio tende al negativo. Basta guardarsi intorno, la realtà parla da sola. E non diciamo dei massacri francesi di questi giorni, che sono fuori classifica.  Il quadro in genere è piuttosto nero, forse perché l'atmosfera natalizia aveva diffuso l'illusione di una tregua del malaffare, della malizia e del sospetto, ma adesso è fin troppo chiaro che tutto ritorna come prima, corrotti e corruttori all'arrembaggio, imbrogli che arrivano a conclusione, nodi che vengono al pettine.

Crolla il viadotto sulla statale Palermo-Agrigento? Non dev'essere stata l'usura del tempo visto che i lavori erano finiti il 23 dicembre. Costo 13 milioni di euro. Pubblici. Il premier garantisce che «i colpevoli pagheranno tutto». Chi sono i colpevoli? Vengono annunciate indagini, a meno che non si tenga valida la conclusione del leghista Calderoli secondo il quale «Renzi porta sfiga». Renderebbe tutto più semplice e per di più impunibile visto che il «portar sfiga» non è ancora un reato. Lo è invece non pagare le tasse. Ecco allora il decreto per la riforma fiscale. Finalmente, plaudono i cittadini onesti, vuol dire che tutti dovranno pagarle, altrimenti saranno duramente puniti. Il decreto però va subito a sbattere, salta fuori una piccolissima norma definita salva-Berlusconi che, ad ogni modo, salverebbe anche molti altri. Chi sono i colpevoli? Qualcuno ha inserito tre righe che, se mantenute, farebbero chiudere un occhio su una percentuale d'evasione probabilmente ritenuta fisiologica e quindi giustificata in partenza. C'è da sempre una graduatoria che è difficile scrollarsi di dosso: i cittadini onesti, i cittadini furbetti, i cittadini disonesti a prescindere.

E mafia capitale che fine ha fatto? Forse è in pausa di riflessione e mentre la giustizia sta indagando il clamore si è un po'acquietato, l'argomento tornerà in auge prossimamente. Chi sono i colpevoli? Uno, nessuno, centomila. Intanto per riempire il vuoto arrivano gli arresti di funzionari del Comune e della Asl romane, bustarelle oggi come allora, oltre vent'anni fa quando imperversava tangentopoli. Cosa che fa ammettere a uno sconsolato procuratore di trovarsi di fronte all'ennesimo episodio di corruzione endemica, cioè non un'associazione a delinquere organizzata, ma tanti casi singoli e diffusi. Roma poi si è appropriata di un altro scandalo, quello dell'assenteismo dei vigili urbani. L'ultimo dell'anno, quando tutti per tradizione hanno voglia di far festa, veglioni e cenoni senza freni, loro purtroppo si sono ammalati in massa, un'epidemia con tanto di giustificazione, a parte una novantina di soggetti che stanno ancora cercando la diagnosi e le ricette perse nella confusione dei divertimenti altrui.

Lo chiamano assenteismo ma i sindacati protestano, uno avrà pure il diritto di prendersi l'influenza quando gli pare. E assenteismo anche in altri casi, per esempio ad Agrigento, dove sono indagate 280 persone, per la maggior parte funzionari pubblici e personale della scuola, insegnanti, impiegati, bidelli. Già a fine settembre erano scattati 17 arresti e 84 denunce allargate anche a medici compiacenti. Ce ne sono, come nelle altre professioni. E anche in questo caso prosegue la caccia. Chi sono i colpevoli?

Il giro d'Italia tuttavia non si ferma al centro e al sud ma punta dritto anche a settentrione, pure lì non si scherza. E dire che qualcuno, ai tempi in cui la Lega proclamava Roma ladrona, aveva affermato che non solo la mafia era del tutto sconosciuta nelle terre bagnate dal Po e dintorni, ma anche la sola parola lassù faceva inorridire. Eppure è saltata fuori una brutta storia. Il Mose? Sì, qualche po' di corruzione c'è stata. E subito l'Expo per non essere da meno è balzato ai primi posti con le infiltrazioni delle cosche nei cantieri. Infiltrazioni in un'azienda su otto, circa un 13 per cento. Insomma, Roma ladrona si allarga e si allunga. Piace e coinvolge.
I primi giorni del 2015 sono stati una doccia fredda. Chissà che non serva almeno per svegliare tutti quelli che dovrebbero stare svegli. Sempre.

sandra.tafner@gmail.com

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