Quanno chiove

di Paolo Ghezzi

«Ma 'ppò, quanno chiove, l'acqua te n'fonne e va, tanto l'aria s'addà cagnà».
Impossibile non sentirla dentro, quell'aria fresca che arriva con la pioggia. Che sa lavare via anche le brutture maleodoranti di Napoli, che è un gioiello ma anche una carta sporca, e «nisciuno se ne importa».
A noi invece importa tanto, anche quassù al nord, che Pino abbia smesso di cantare. Solo lui capace di raccontare inferno purgatorio e paradiso del sud caldo e malinconico, intinto a fondo nel jazz, nel funky, nel rock.
Grazie Pino Daniele assunto nel cielo dei neri a metà, il napoletano più blues che sia mai esistito. La nostalgia ha un colore azzurro scuro, oggi, ma la tua voce tenera e calda non ci abbandonerà.
Quanno chiove. E sotto il sole.

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