Volley, in carcere perché voleva vedere la partita

di Andrea Coali

Lo scorso 20 giugno si è giocata in Iran la partita di World League tra la nazionale iraniana e i nostri azzurri: è qui che Ghoncheh Ghavami viene arrestata per la prima volta.

 

Ma chi è questa ragazza e perché è finita in prigione? Partiamo innanzitutto col dire che in Iran vige dal 1979 una legge che vieta alle donne di assistere ad eventi sportivi maschili in cui i giocatori non siano completamente vestiti: questo perché viene considerato contro la morale religiosa che una donna veda “spettacoli del genere”. In occasione della partita di volley dello scorso giugno, Ghoncheh e altre ragazze sono state arrestate in quanto si trovavano fuori dal palazzetto per protestare contro questa assurda legge.

 

Inizialmente rilasciata, il 30 di giugno la ragazza è tornata al centro di detenzione per recuperare i suoi effetti personali: ma da lì è stata trasferita alla famigerata prigione di Ervin, famosa per le torture contro attivisti politici e donne, e da lì non è più uscita. Secondo il comunicato di Amnesty International, la 25enne studentessa di legge a Londra è rimasta in isolamento per 41 giorni senza nemmeno la possibilità di appellarsi al suo avvocato ed è stata sottoposta ad interrogatori molto pesanti. A nulla vale poi la doppia cittadinanza iraniana-inglese: il governo britannico infatti non ha molti poteri all’interno del suolo iraniano.


I famigliari di Ghoncheh hanno quindi deciso di aprire una pagina Facebook a sostegno della liberazione della ragazza, lanciando al contempo una petizione su change.org che invito tutti voi a firmare.
La pagina, alla data di stesura dell’articolo, conta quasi 15.000 “mi piace” e la notizia si sta diffondendo ormai su tutti i quotidiani nazionali e non.


Vi lascio quindi con alcuni link per approfondire la notizia e per firmare la petizione:
Pagina FB
Petizione
Amnesty International


#FreeGhonchehGhavami

Ghoncheh Ghavami

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