Volleyland

Lo scorso weekend si è conclusa la Coppa Italia di Serie A1, che ha visto per la prima volta vincitrice la Copra Elior Piacenza. La due giorni pallavolistica che si è tenuta a Bologna ha registrato il sold-out, a testimonianza dell’entusiasmo che questo sport riesce a creare

di Andrea Coali

Lo scorso weekend si è conclusa la Coppa Italia di Serie A1, che ha visto per la prima volta vincitrice la Copra Elior Piacenza. La due giorni pallavolistica che si è tenuta a Bologna ha registrato il sold-out, a testimonianza dell’entusiasmo che questo sport riesce a creare.


Mi è venuto in mente, guardando la finale, che qualche anno fa si teneva un evento abbastanza diverso rispetto a quello delle ultime stagioni. Fino al biennio 2008/2009 infatti la fase finale della Coppa Italia veniva disputata all’interno di una cornice molto più ampia, chiamata Volleyland.
Io stesso ho partecipato assieme alla mia squadra giovanile di allora ad una di queste manifestazioni. Vi spiego meglio di cosa si tratta. Volleyland era una vera e propria festa della pallavolo: nei due giorni dedicati a questo sport, oltre alla canonica final four di Coppa, venivano svolte numerose attività collaterali che coinvolgevano tutti gli appassionati.


Ad esempio, nell’edizione a cui ho partecipato da ragazzino nel biennio 2006/2007 al Datch Forum di Assago, i più piccoli potevano cimentarsi in tornei di minivolley ed erano state allestite diverse aree in cui si tenevano delle sfide basate sui fondamentali del volley. I campioni delle diverse squadre poi si mescolavano agli appassionati: era possibile chiacchierare coi propri beniamini, palleggiare con loro o farsi suggerire qualche trucco del mestiere. Il tutto era poi coronato dalla partita di esibizione dell’All Star Game femminile e dall’attesissima finale di Coppa che, in quell’anno, raccolse il tutto esaurito con quasi 15000 spettatori! Insomma, era l’evento più atteso dopo la finale scudetto per tutti gli appassionati di questo sport e senza dubbio, vista la sua formula, ha contribuito ad avvicinare molte persone a questo fantastico sport.


Purtroppo Volleyland oggi non esiste più: la final four di Coppa viene sempre giocata in una due giorni pallavolistica, ma senza più tutto il contorno di cui vi ho accennato. Personalmente non conosco le cause della fine di questo evento, anche se posso immaginare si tratti di motivazioni prettamente economiche. Però mi ricordo vivamente le emozioni che da ragazzino avevo provato: l’entusiasmo di far parte di un movimento attivo e coinvolgente; l’agitazione nell’incontrare di persona quel campione che ammiravo seduto sugli spalti di un palazzetto; la consapevolezza del condividere con altre 15000 persone una partita di altissimo livello.

 

Insomma, mi ricordo che come “atleta in erba” rimasi veramente folgorato da quell’esperienza. Ed è veramente un peccato che questa kermesse sportiva non esista più da ormai cinque anni, perché portava con sé molte sfaccettature dello sport: dall’agonismo della gara finale al divertimento del torneo di minivolley, unendo in un unico palazzetto grandi e piccini. 

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