Lo sport è scuola di vita. Ma anche altro

di Andrea Coali

“Cos’è la pallavolo?” è una domanda apparentemente semplice, ma che mi permette di esprimere la mia concezione di sport.

Per me pallavolo è prima di tutto divertimento: lo è stato quando ero quel ragazzino che per la prima volta si è infilato in un PalaTrento gremito di persone; lo è oggi nonostante sia diventata un lavoro e sono sicuro che lo sarà anche in un futuro, più o meno prossimo, quando diventerà un semplice svago.
Per me pallavolo significa amicizia: sembra banale, ma grazie a questo sport ho conosciuto persone con cui ho condiviso momenti unici e che tutt’oggi, continuo a sentire e frequentare nonostante si siano prese strade diverse.
Pallavolo è anche scuola di vita: praticare uno sport specialmente se di squadra aiuta a relazionarsi con gli altri, ad organizzarsi, a sviluppare carattere e personalità, a capire che esistono diritti e doveri e che se si vuole raggiungere un obiettivo bisogna applicarsi al massimo delle proprie possibilità.
Pallavolo è di conseguenza un insieme di valori: dalla disciplina alla lealtà, dallo spirito di sacrificio all’impegno.
Quando ho pensato di scrivere questo blog, mi sono però ripromesso di evidenziare anche “l’altra faccia della medaglia”.
Pallavolo a livello agonistico è anche fatica, sudore, impegno. Pallavolo è il trovare continuamente stimoli per alzarsi la mattina e andare ad allenarsi in palestra… E vi assicuro che non sempre è facile. Pallavolo è saper rinunciare a cose che per i tuoi coetanei sono la normalità, come l’uscita il sabato sera. Pallavolo a questi livelli è anche accettare una sorta di “alienazione” dal mondo: imparare a separare il momento del gioco/lavoro dal resto della giornata richiede più energie di quanto si possa pensare.

Questi sono comunque tutti temi che andrò ad approfondire nel corso di queste settimane: consideratelo una sorta di sommario.
Voglio sapere anche la vostra… vi ritrovate con queste mie sensazioni? Avete altri valori a cui associate lo sport?

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