Il trionfo di Rossi e il Pd primo partito

di Paolo Micheletto

Le elezioni provinciali si rivelano una formalità per Ugo Rossi, nato a Milano, 50 anni, nuovo presidente della Provincia. E’ lui il vincitore. Di più: il trionfatore. Già, perché l’assessore uscente alla sanità, in estate vincitore a sorpresa delle primarie del centrosinistra autonomista, sta dominando il suo avversario - Diego Mosna, 65 anni, imprenditore - con percentuali ancora più ampie di quanto il più ottimista supporter potesse prevedere. A metà scutinio, durante una giornata nella quale il risultato non sarà mai in discussione, i numeri dicono che Ugo Rossi vince con il 58%, mentre Diego Mosna si ferma al 19,3.
Se tra i due candidati la sfida praticamente non si gioca, è interessante segnalare il risultato dei partiti. Ugo Rossi avrà il sostegno del Pd (primo partito al 22%), del Patt (17,4%) e dell'Unione per il Trentino (13,2%), mentre tutte le altre liste del centrosinistra autonomista restano fuori. Il Pd, insomma, ha perso la grande occasione di avere un proprio presidente, mentre regge lo schema politico che governa la Provincia da tre legislature: il centro che si allea con la sinistra per vincere le elezioni, solo che questa volta il Patt ha preso il posto dell'Upt.
Progetto trentino porta in aula quattro consiglieri, ma senza alcun potere di veto come invece Grisenti sognava. Un'ulteriore riflessione su Forza Trentino, che al momento porta in Consiglio provinciale solo Giacomo Bezzi: si tratta di un dato clamoroso e che dà all'occhio per quanto è basso, ma in fin dei conti non sorprende: le continue epurazioni portano al minimo storico. E il centrodestra che si presenta spappolato non può che incassare sconfitte su sconfitte.

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