Dellai perde scelta civica e punta a far vincere l'Upt

Scelta civica è il movimento nato attorno a Mario Monti e che ha portato Lorenzo Dellai a Roma, da deputato della Repubblica. I primi due non stanno benissimo. Mario Monti, messo in minoranza dai suoi senatori, ha lasciato il gruppo di Palazza Madama e quindi lo stesso movimento: sì, perché al professore non è andata giù l’evidente deriva della sua «creatura» verso il Pdl, o almeno verso una parte di esso

di Paolo Micheletto

Scelta civica è il movimento nato attorno a Mario Monti e che ha portato Lorenzo Dellai a Roma, da deputato della Repubblica. I primi due non stanno benissimo. Mario Monti, messo in minoranza dai suoi senatori, ha lasciato il gruppo di Palazza Madama e quindi lo stesso movimento: sì, perché al professore non è andata giù l’evidente deriva della sua «creatura» verso il Pdl, o almeno verso una parte di esso. Non a caso qualcuno ha già stabilito il percorso di Scelta civica: farà da stampella ai «diversamente» berlusconiani, cioè al gruppo di Alfano e dei ministri che hanno negato la sfiducia al governo Berlusconi. Il nome e il progetto è già pronto: da Scelta civica il passaggio sarà nel gruppo dei Popolari per l’Europa, con un travaso verso il centrodestra, sia negli uomini (l’ex forzista Mauro e Casini, solo per citarne alcuni) che nelle scelte politiche. Di più: Mauro e Casini sono già sospettati di garantire il «no» alla decadenza di Berlusconi in cambio di un ruolo di guida nel nuovo soggetto politico.
A questo punto è chiaro che c’è un problema per Lorenzo Dellai. Il suo partito «romano» non c’è più. L’ex presidente della Provincia all’inizio della legislatura è stato nominato capogruppo ma poi i suoi lo hanno stoppato in più occasioni: Scelta civica (o meglio, Monti in persona) non lo ha voluto presidente della Camera, poi addirittura lo ha insultato quando Dellai poteva essere chiamato a guidare la Commissione Antimafia.Oggi il Corriere della sera pubblica un'intervista di una pagina a Mario Monti, in cui Scelta civica viene descritta come il partito dei veleni: "Serviva - ha detto il senatore a vita - una ventata che spazzasse via la nebbia".
Dellai si trova davanti al bivio: seguire il progetto centrista di una parte di Scelta civica oppure tuffarsi di nuovo nel mare aperto. I retroscena danno Dellai sempre più vicino al Pd e a coloro che sono i fedelissimi di Enrico Letta in quel partito. I più coraggiosi vedono questo scenario: governo che regge per il 2014 e poi lo stesso premier che si mette alla guida di un progetto politico proprio, ispirato dall'attuale strana geometria del suo esecutivo. Oggi immaginare scenari è difficile. Di sicuro Scelta civica ha creato molte delusioni a Dellai: forse per questo si è gettato pancia a terra nella campagna elettorale trentina, come fosse candidato. Con un obiettivo: far vincere prima di tutto l'Upt contro gli avversari politici, che almeno a Trento stanno dall'altra parte e non nel suo partito.

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