Salvare le parole Trentino e Autonomia dai partiti

"Il 27 ottobre - scrive Luisa Patruno nel suo nuovo blog (Blogfrei) - i trentini troveranno sulla scheda elettorale 23 simboli. Di questi solo 8 non contengono la parola "Trentino" o in alternativa "Autonomia" o "autonomista". Queste due parole chiave, che dovrebbero essere care a tutte le forze politiche - almeno la parola Trentino - se non altro perché si tratta di elezioni provinciali, invece sono state scelte da liste vecchie e nuove per indicare un progetto politico, con l'evidente intento di distinguerlo dalla politica nazionale e legarlo al territorio. Ma come si fa a riconoscerlo questo progetto politico se alla fine tutti si chiamano allo stesso modo?

di Luisa Maria Patruno - NO

Il 27 ottobre i trentini troveranno sulla scheda elettorale 23 simboli, la maggior parte dei quali si presentano per la prima volta.

Di questi solo 8 non contengono la parola "Trentino" o in alternativa "Autonomia" o "autonomista".
Queste due parole chiave, che dovrebbero essere care a tutte le forze politiche - almeno la parola Trentino - se non altro perché si tratta di elezioni provinciali, invece sono state scelte da liste vecchie e nuove per indicare un progetto politico, con l'evidente intento di distinguerlo dalla politica nazionale e legarlo al territorio. Ma come si fa a riconoscerlo questo progetto politico se alla fine tutti si chiamano allo stesso modo?
Nella coalizione del candidato presidente Diego Mosna era uno dei requisiti per essere ammessi: così c'è Progetto Trentino, poi Amministrare il Trentino, ma anche Civica Trentina, Fare Trentino, e chi ha preferito puntare sull'Autonomia si chiama: Insieme per l'Autonomia e Autonomia 2020, che però si presenta in tandem con "Nuovo Trentino".  L'obiettivo dichiarato è infatti quello di essere identificati come territoriali e slegati dai partiti nazionali. E tanto basta.
Persino Forza Italia ha cambiato nome - inutilmente - in Forza Trentino per partecipare all'alleanza di Mosna; e ora che con la crisi di governo forse ci saranno presto anche le elezioni politiche, i berlusconiani locali potrebbero trovarsi a pentirsene nell'ipotesi di concomitanti o ravvicinate campagne elettorali.
Ma il bello è che anche la Lega Nord ha la parolina Trentino nel simbolo, così come il Mir, che ha aggiunto sia Trentino che Autonomia. E lo ha fatto persino il Partito democratico, altro grande partito nazionale - assieme a Forza Italia - che qui si chiama sì Pd, ma "del Trentino". 
Nel centrosinistra autonomista ci sono inoltre l'Unione per il Trentino, i Riformisti per l'autonomia, Civica valori e diritti-Trentino, il Partito autonomista trentino tirolese, l'Unione autonomista ladina.
Insomma, nell'insieme c'è una vera overdose di trentinità e di autonomia, un'inflazione di questi due termini che rischia di farne perdere ogni valore e ci fa venire voglia di dire: salviamo il Trentino e l'Autonomia dai partiti (o civiche che siano). 
comments powered by Disqus