In classe una professoressa SCARSA

di Andrea Tomasi

Nelle scorse settimane si è fatto un gran parlare di insegnanti. Inevitabile, con l'inizio della scuola. Allo squillare della campanella si torna a fare i conti. Si contano i contratti a tempo indeterminato, le chiamate last minute fatte dai singoli istituti (anzi per l'esattezza si tratta dell'invio dI sms), con i presidi impegnati a coprire tutte le cattedre, come caselle di un puzzle settembrino (ma vogliamo deciderci a dare certezze, a prof e studenti, già a giugno?).
 
E così, almeno per una volta all'anno, tanti si fermano a riflettere sull'importanza della professione di docente nelle scuole primarie e secondarie (insomma elementari, medie e superiori, per parlare STAMPATELLO GRANDE). Tutti d'accordo nel dire che si tratta di un mestiere cruciale, nel dire che la formazione di maestre e maestri, professoresse e professori è centrale, proprio perché si vuole evitare di mandare in vacca un sistema, quello dell'istruzione, del quale finora siamo sempre andati fieri.
 
Ed ecco che si discute di contratti-non-contratti dei tantissimi docenti precari - che non mancano anche nella Provincia autonoma di Trento, tirata a lucido in vista delle elezioni provinciali (a proposito avete notato anche voi strade più pulite del solito, lavori di asfaltatura e inaugurazioni sotto data?) - oppure si discute di Tfa (Tirocinio formativo attivo) per l'abiltazione all'insegnamento o di Tfa speciale (detto anche Pas, Percorso abilitante speciale per chi già opera in cattedra).
 
Insomma ci si rende conto che i docenti non sono passacarte. Diciamolo!... Un impiegato di scarsa qualità, fannullone, non può fare gli stessi danni di un docente altrettanto scarso. E proprio su questo punto vorrei concentrare l'attenzione. Alzi la mano chi oggi, a distanza di anni, non riconosce il valore di quella professoressa (o professore) che negli anni in cui siamo stati seduti dietro ad un banco ci ha rotto l'anima ma "sapeva fare l'insegnante". Ed alzi la mano chi non ha conosciuto un docente scarso. Scarso. Il dizionario su questo non potrebbe essere più chiaro. Scarso =  insufficiente, poco, scarseggiante, mancante, manchevole, inadeguato, limitato, misurato, carente, povero, raro; di lavoro: stentato, modesto, mediocre, scadente.
 
Ho in mente un paio di insegnanti veramente scarse: docenti che sembravano essere finite in classe per errore, per uno scherzo del destino (ma che scherzi sono?). E ad una prof scarsa - che fa le lezioni ad minchiam non si può voler bene, neanche a distanza di anni, perché (inconsciamente) la si considererà sempre responsabile di averci rubato il tempo (un po' come gli uomini grigi di Michael Ende). Perché ci si può permettere (FORSE) di essere studenti scarsi, ma non insegnanti scarsi. Per questo il polverone sollevato dai sindacati sulla questione contratto e formazione ha un senso e forese non è solo attività per la campagna tesseramento.

 

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