Crisi del governo Letta, quali conseguenze sul Trentino?

Ci si chiede se la sempre più probabile crisi del governo Letta avrà conseguenze sulla campagna elettorale verso le elezioni provinciali del 27 ottobre. La drammatica riunione del Consiglio dei ministri di ieri, che si è conclusa con l'idea forzata ma sacrosanta del premier di andare a chiedere una nuova fiducia al Parlamento, come entrerà nell'agenda dei candidati Diego Mosna e Ugo Rossi, per citare i due candidati presidenti che si giocano la Provincia?

di Paolo Micheletto

Ci si chiede se la sempre più probabile crisi del governo Letta avrà conseguenze sulla campagna elettorale verso le elezioni provinciali del 27 ottobre. La drammatica riunione del Consiglio dei ministri di ieri, che si è conclusa con l'idea forzata ma sacrosanta del premier di andare a chiedere una nuova fiducia al Parlamento, come entrerà nell'agenda dei candidati Diego Mosna e Ugo Rossi, per citare i due candidati presidenti che si giocano la Provincia?


Prima di tutto una risposta che vale per entrambi, o meglio vale per tutta la politica trentina. La crisi di governo, e l'eventuale ricorso alle urne in tempi anticipati, non è una buona notizia per il Paese e quindi nemmeno per il Trentino. La Provincia, ad esempio, ha aperto da tempo un lungo confronto con Roma per la riduzione progressiva degli stanziamenti e per l'incremento di alcune competenze: interrompere quel processo sarà negativo.


Sul piano della campagna elettorale non vediamo grandi conseguenze individuali per Mosna: uomo di centro, anche ieri (come si può leggere sull'Adige in edicola oggi) ha ribadito di essere più lontano possibile dagli schieramenti nazionali. E non si preoccupa molto delle alchimie romane.
Ecco quindi che la crisi di governo finirà per cambiare il "peso" elettorale del Pd. Non a caso ne parlava, tra i tanti, Bruno Dorigatti mentre questa mattina incontrava gli elettori al mercato di Pergine, da buon politico di strada. Dice Dorigatti: "In tanti ci criticano per i litigi interni al Pd nazionale e anche trentino. E tanti elettori non capiscono perché sosteniamo Berlusconi. Vedremo se la fine del governo ci toglierà queste critiche".


Tutto vero, la crisi di governo lascia il Paese nelle macerie ma se vogliamo restare nel piccolo Trentino la fine dell'esperienza di Enrico Letta eviterà a molti candidati del Pd l'imbarazzo di spiegare come fanno ad essere compagni di governo con il Cavaliere.
Gli elettori cosa pensano della crisi di governo voluta in maniera irresponsabile dal Pdl? E c'è qualcuno che voterà alle provinciali in base al futuro del governo Letta e quindi della strana alleanza di scopo tra Pd e Berlusconi? Dibattito aperto.

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