Obesità, una malattia del benessere in aumento

Dino Pedrotti

Negli ultimi due mesi abbiamo parlato soprattutto di vaccini e poi di febbre e di farmaci. A proposito di vaccini, diversi genitori continuano a inviarmi mail, perché i dubbi sono tanti tanti. Ai vaccini dedicherò un intero inserto nel prossimo numero di Neonatologia trentina (uscirà tra 15 giorni e arriverà a chi mi invia o mi ha inviato l'indirizzo postale: dinopedrotti@libero.it).

In una mail (18.08) mamma Maria Rosaria mi chiede come deve comportarsi con “un bambino di quattro anni che pesa più di 25 kg e che si rifiuta di limitare le quantità di cibo raccomandate dal pediatra”. Mi scrive anche che la suocera non collabora e vizia il nipote.

Il tema dell'obesità interessa il secondo aggettivo del titolo del blog (“bambini felici”) più del primo (“bambini sani”). I problemi di salute sono oggi legati a "comportamenti" che solo genitori responsabili possono controllare. I bambini viziati sono destinati a crescere "infelici". E l'obesità è una malattia in continuo aumento, legata quasi sempre al benessere attuale consumistico e spesso alla debolezza dei genitori.

Ogni volta che visito un bambino dopo l’anno, chiedo ai genitori se sono pronti ad affrontare le provocazioni che lui farà dopo i 18 mesi (come fa giustamente ogni bambino), quando lui dirà "no" e “io voglio”… La nonna sapeva come rispondere e non ci pensava due volte, anche con dieci figli. Oggi con un figlio solo è facile cedere e i bambini (sempre più furbi di noi!) approfittano per continuare le provocazioni: non mangiano o mangiano troppo, ad esempio. Il tema è molto importante e rimando i lettori alle considerazioni che si possono leggere su Bambini sani e felici alle pagine 54-57.

Ricordo solo che il momento del pasto è "un momento sacro", a cominciare da quando la mamma allatta suo figlio fino a quando, dopo 15 anni, lo vedrà solo al momento del pasto. E la regola è dialogare, dialogare, dialogare fin dal primo anno, ascoltare e proporre. Il cibo deve essere sano, d'accordo. Ma la TV deve essere sempre spenta, non si devono fare raccomandazioni, i padri devono essere possibilmente presenti e sereni e le mamme "registe" di questi momenti strategici. È fondamentale dare esempi di sobrietà e fare giochi attivi con i figli. E i nonni non devono assolutamente interferire. Se il bambino è viziato, servono ben poco le raccomandazioni del pediatra…

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