Le emozioni cancellate con un clic

di Patrizia Todesco

La riflessione è arrivata grazie ad un’amica, una compagna di classe con la quale ho condiviso moltissimi anni di scuola, dalle elementari alle superiori. Su Facebook ha scritto: «Ritrovare i diari di scuola con tutti gli scambi di battute e commenti con compagni, le lettere, le cartoline, ha riportato a galla tantissimi ricordi ed emozioni».


Poi mi son chiesta, e soprattutto ho chiesto ai miei figli, che guardavano curiosi e perplessi quei fiumi di inchiostro: Ma di tutti gli sms, i post, i tweet di oggi, che cosa ci resterà? Che ricordi avremo fra 30 anni?».


Bum, un tonfo al cuore e il pensiero è tornato a tanti anni fa quando ci si scambiavano i diari per scrivere parole di amicizia. Quando si facevano cadere biglietti negli astucci e nelle cartelle. Quando si scrivevano lettere e cartoline. Quando si aspettava con ansia il postino sperando che portasse qualche bella sorpresa. Oggi tutto questo funziona nei primi anni delle elementari, ma appena i ragazzi entrano in possesso dell’agognato cellulare di scritto non resta più niente. Tutto viene inviato e cancellato con un clic.

 

Dallo scaffale più alto dell’armadio tiro giù un vecchio scatolone. Lì dentro conservo i ricordi più preziosi della mia infanzia e adolescenza. Sono le lettere che mio papà mi scriveva quando ero in colonia e le mie risposte. Ci sono le cartoline delle amiche e qualche loro lettera. C’è ancora qualche bigliettino, anche se molti sono indecifrabile perché in classe avevamo inventato un alfabeto con i simboli. Quello non me lo ricordo più ma sono rimasti i biglietti. E poi ancora gli auguri di compleanno e di Natale, quelli per il matrimonio e per la nascita dei bambini, quelli scritti da qualche amica in occasioni particolari o da qualche persona che ha apprezzato il mio lavoro. Li custodisco gelosamente. Ho fatto della scrittura un lavoro e quindi più che mai ritengo che mettere nero su bianco emozioni e stati d’animo sia importante anche per chi riceve uno scritto.

 

Ai miei figli dico sempre che quando consegnano un regalo di compleanno questo non andrebbe mai dato senza un biglietto, possibilmente scritto con il cuore. A quel punto il regalo vale il doppio. Un'abitudine che molti hanno perso e devo ammettere che anch’io, per un periodo, ho trascurato. Poi sul mio cammino ho trovato un’amica che mi ha fatto riapprezzare quanto bello sia leggere certe cose e che ciò che si scrive su un biglietto resta più di ciò che si dice. Gli sms, i tweet, i messaggi su Fb e le mail: tutte cose comodissime, ma non dovrebbero essere l’unico modo per comunicare emozioni. Il rischio è di perdere tasselli importanti della propria vita.

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