Scuola, bugie e videotape

di Andrea Tomasi

"Avevi promesso 362 assunzioni, a copertura di tutti i posti vacanti in cattedra".
 
"Non è vero. Mai fatto promesse di questo tipo. Vi siete inventati tutto. Siete dei falsi".

"No. Non lo siamo per niente. Lo dimostrano gli articoli di giornale. Forse sei di memoria corta. Le bugie le racconti tu".
 
Il botta e risposta fra i sindacati (Uil Scuola e Cisl Scuola) e l'assessore provinciale all'istruzione Marta Dalmaso sembra un litigio in piena regola: uno scontro tra una coppia scoppiata, che forse non si è neanche amata tanto e che ora deve fare i conti con il "non detto". Troppi rancori repressi, troppi torti subiti e solo segnati a matita su una "lista della spesa", una lista da estrarre al momento opportuno, magari davanti ad un giudice. Solo che qui il giudice non c'è. Non può esserci divorzio e soprattutto non pare esserci il momento opportuno.

A settembre suona la campanella della scuola trentina e il non-dialogo tra sindacati e Provincia non sta portando da nessuna parte. L'assessore Dalmaso ha garantito 140 posti da docente (contratti a tempo indeterminato, a copertura dei 120 pensionamenti + 20 posti in più). Quei 20 però vengono considerati un contentino, che quindi non accontenta.
Cisl e Uil ribadiscono:  all'appello mancano 222 docenti, 222 docenti da stabilizzare.
 
Scuola, bugie e videotape. E il braccio di ferro è destinato a continuare. Mancano solo i videotape, la "prova televisiva", ma i sindacati hanno fornito copia di articoli di stampa in cui si parlava di 100% di copertura dell'organico scolastico (con contratti a tempo indeterminato). E gli Stati Generali (Nicola Zuin e Alessandro Genovese) hanno vita facile: attaccano sia l'assessore che i sindacati. "Le promesse sono virtuali, ma i danni alla scuola - dice Zuin - sono reali".

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