Volley, la soluzione più intelligente

di Guido Pasqualini

 C'è chi spera nella provocazione. Come accadde anni fa, quando l'ipotesi ventilata da Mosna di trasferire i diritti della squadra a Roma, smosse le acque e contribuì a costruire la squadra che poi ha vinto tutto. C'è chi ancora non ci crede, al punto da costringere ieri pomeriggio il patron della Trentino Volley a lanciare un tweet in cui confermava l'intervista rilasciata al nostro giornale. Con una postilla: «Magari avessi 4 milioni di euro a disposizione!».
Ribaltando il pensiero dello scrittore Ennio Flaiano, la situazione è seria ma non è grave. Il presidente Mosna sa far di conto e quest'anno, sotto il profilo economico, i conti non gli sono tornati. C'è chi vocifera che come gruppo Diatec abbia dovuto intervenire con 3 sui 6 milioni di euro investiti nella società. Di certo la compagnia assicurativa Itas, scomparso Edo Benedetti, ha ridotto il suo apporto, al punto da essere stata recuperata come main sponsor soltanto quando Trentino Volley ha preso atto di non riuscire a trovare di meglio. Non a caso, nella nostra intervista, Mosna ha dedicato lo scudetto proprio a Benedetti, che da grande appassionato aveva sempre fatto da garante nei confronti della società. Con il fallimento della Mint srl di Pergine, alla quale era stato affidato il settore marketing, probabilmente sono poi venute a mancare anche altre entrate su cui si contava. E nelle casse non è entrato nemmeno il milione di euro che si sarebbe potuto ricavare dalla cessione, poi rientrata, di Osmany Juantorena allo Zenit Kazan. Infine la squadra quest'anno non ha centrato la Final four di Champions League che garantisce sempre visibilità e incassi. A inizio anno, alla domanda su quale successo avrebbe preferito, al nostro giornale Mosna aveva confessato che se il cuore diceva scudetto, il portafoglio suggeriva Champions League.
Detto questo, e preso purtroppo ancora una volta atto che in Trentino il feeling tra mondo imprenditoriale e sportivo non è entusiasmante e che in Italia il volley ha scarso appeal commerciale, la soluzione ipotizzata dal presidente della Trentino Volley è la migliore possibile. Vinto tutto il possibile, l'unico modo per ritrovare stimoli e voglia è ripartire con lo stesso staff tecnico ma con una squadra più giovane. Sarà fondamentale individuare ragazzi forti e motivati e in questo, negli anni scorsi, Trento ha dimostrato di saperci fare. Si vincerà meno ma quando accadrà di nuovo, il successo avrà un sapore ancora più dolce.
Twitter: @guidopasq

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