Grande Petter. E grazie Pietro

di Guido Pasqualini

La vendetta si consuma alle 14.10. Mentre lo svizzero Dario Cologna arriva al traguardo della 15 km, con l’acceleratore disinserito da quando ha capito di aver perso anche il podio, nel parterre sale alto l’urlo liberatorio del norvegese Petter Northug, fino a ieri il grande sconfitto di questa edizione dei Mondiali fiemmesi. I tifosi vichinghi, arrivati a frotte a spese degli sponsor del grande campione, vanno in delirio per la vittoria più attesa. È stato il giorno della rivincita per Petter jr, escluso dalla finale della Team sprint a causa del flop del compagno Golberg e medaglia di legno nello skiathlon. Ed è stato il giorno dell’addio per Pietro Piller Cottrer, il nostro opinionista iridato, che ha meritato il palcoscenico dei Mondiali per annunciare la sua scelta sofferta. A un mese esatto dalla caduta nella Marcialonga, la valle di Fiemme lo ha risarcito. Intanto, puntuale come a ogni grande manifestazione, scoppia lo scandalo doping. Si parla, però, di anni Novanta. A vedere Northug sfinito al traguardo, forse qualcosa oggi  cambiato.

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