Svp salva: dopo Durni, Ricky?

di Paolo Ghezzi

Anche se la stella alpina ha fatto il pieno, grazie all'accordo con la Svp che l'ha salvata (e lei, con i suoi voti, è stata decisiva per salvare di un soffio Bersani alla Camera!) il Dolomiten non festeggia. "Punto di domanda Italia", è il titolo, e molti dubbi - nel preoccupato articolo del direttore Toni Ebner - su dove andremo a finire con i populisti che ipotecano il Senato. Roma non è né Vienna né Berlino, conclude sconsolato il Tagblatt der Südtiroler.

Il vero artefice di un successo imprevedibile alla vigilia - con la Svp data in picchiata nei sondaggi - è Karl Zeller, dice Ebner. E così svaluta l'impresa dell'Obmann Theiner, che ha firmato il patto con Bersani e ha portato a cassa un en-plein impensabile (anche se magari di breve durata, visto l'esito complessivo). Sarà difficile, a questo punto, che Arno Kompatscher scalzi "Ricky" dal ruolo di successore designato di Durni. O no?

Intanto, i democratici (non nel senso degli elettori del partito, ma dei cittadini aperti e fuori dai paraocchi etnici) in Alto Adige-Südtirol possono comunque festeggiare l'approdo in parlamento di Francesco Palermo e Florian Kronbichler, un italiano votato dai tedeschi e un tedesco votato dagli italiani, che sanno guardare oltre le etnie, e dialogare sul confine.

 

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